Rafforzare i diritti e le responsabilità nel caso del whistleblower dell’ONU Francesco Zambon

Una storica iniziativa di collaborazione tra le organizzazioni che si occupano di whistleblowing.

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Whistleblowing
Supporto ai segnalanti

Le principali organizzazioni che si dedicano alla difesa dei whistleblower in tutto il mondo si uniscono per presentare un parere amicus curiae al Tribunale amministrativo dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro nel caso emblematico del whistleblower dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Francesco Zambon. Questo sforzo congiunto di GlobaLeaks, Government Accountability Project, Transparency International, Transparency International Italia, Whistleblower Aid e Whistleblowing International Network riflette un forte impegno collettivo nel promuovere la protezione dei whistleblower e nel sostenere la trasparenza e la responsabilità all'interno delle organizzazioni internazionali, in particolare delle Nazioni Unite.

Molto prima dell'emergere di questo importante caso di whistleblowing del 2020, abbiamo tutte sostenuto instancabilmente i diritti dei whistleblower e fatto luce sulle lacune del quadro normativo delle Nazioni Unite in materia di whistleblowing. L’amicus è stato aggiunto alla documentazione del caso da parte del Tribunale; è un passo fondamentale verso il chiarimento dei principi internazionali e delle migliori pratiche relative al whistleblowing.

Francesco Zambon, ex scienziato dell'OMS, è salito agli onori della cronaca all'inizio del 2020 quando ha coordinato un gruppo di ricercatori che hanno preparato un rapporto sulla preparazione dell'Italia alle pandemie. L'Italia è stato il primo Paese europeo a subire le conseguenze devastanti dell'emergenza COVID-19 e il rapporto doveva contribuire alla preparazione pandemica di altri Paesi. Inizialmente pubblicato online dall'OMS nel maggio 2020, il rapporto è stato rapidamente ritirato 24 ore dopo. I risultati del rapporto rivelavano gravi lacune nel piano pandemico del Ministero della Salute italiano, rimasto inalterato dal 2006 nonostante gli obblighi di revisione periodica. Peraltro, questo piano era stato responsabilità, tra gli altri, di un alto funzionario dell'OMS durante il suo incarico al Ministero della Salute italiano dal 2013 al 2017. Il risultato era stato un piano del tutto inadeguato a supportare l'Italia nell'affrontare il coronavirus all’inizio del 2020.

Di conseguenza, Zambon ha subito pressioni da parte dell'alto funzionario dell'OMS coinvolto nel rapporto per modificarne le conclusioni. Zambon si rifiutò di acconsentire alle richieste, spingendo l'OMS a rimuovere completamente il rapporto dal pubblico dominio – impedendo così, tragicamente, la sua funzione come guida essenziale per la prevenzione, la preparazione e la risposta futura alle pandemie.

L'impegno di Zambon per l'integrità scientifica e la trasparenza lo ha spinto a segnalare internamente l’accaduto. Le rivelazioni di Zambon e la sua segnalazione delle ritorsioni subite vennero accolte con vaghezza e ritardi notevoli dall’OMS, che alla fine gli negò il riconoscimento come
whistleblower e non gli fornì alcuna protezione.

Il documento di Transparency International Whistleblower Protection at the United Nations evidenzia ulteriormente il rischio pervasivo di ritorsioni a cui sono sottoposti i lavoratori delle Nazioni Unite, un importante deterrente alla segnalazione di comportamenti scorretti. Politiche di whistleblowing frammentate e poco chiare, ritorsioni da parte del personale e una cultura gerarchica all'interno delle Nazioni Unite minacciano e compromettono il sistema di whistleblowing e aumentano gli ostacoli che i potenziali whistleblower devono affrontare.

L'obiettivo dell'amicus è di sostenere il Tribunale nelle sue deliberazioni; come organizzazioni promotrici confidiamo in un risultato che incoraggi gli organismi delle Nazioni Unite a migliorare in modo significativo le loro regole e pratiche di whistleblowing e di consentire sia agli scienziati di alto livello che a tutti i lavoratori all'interno delle agenzie, dei fondi e dei programmi dell'ONU di sentirsi sicuri nel segnalare qualsiasi illecito senza temere rappresaglie e certi di essere ascoltati.

L'integrità scientifica dovrebbe essere divulgata in modo imparziale e l'importanza dei quadri di riferimento per i whistleblower è rimarcata dall'obbligo dell'OMS di proteggere i diritti umani, la libertà di espressione, la libertà di informazione e di garantire la protezione dell'indipendenza dei ricercatori nonché il diritto del pubblico ad accedere alle informazioni.

Questa collaborazione rappresenta un momento cruciale nella nostra ricerca collettiva di giustizia, responsabilità e trasparenza. Insieme ci impegniamo a salvaguardare i valori di onestà, integrità e verità all'interno delle organizzazioni internazionali.

Le organizzazioni promotrici

Whistleblowing International Network whistleblowingnetwork.org 

Government Accountability Project whistleblower.org 

Transparency International transparency.org 

GlobaLeaks globaleaks.org 

Whistleblower Aid whistlebloweraid.org

Transparency International Italia


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