Supporto ai segnalanti

Dal 2014, attraverso la piattaforma digitale ALAC - Allerta Anticorruzione riceviamo le segnalazioni di illeciti e dialoghiamo con i segnalanti in modo anonimo e sicuro per aiutarli nel loro percorso.

ALAC in numeri

  • Nel 2022 il team ALAC ha ricevuto 22 segnalazioni.
    La maggior parte delle segnalazioni proviene dalla Lombardia (41%), seguita da Lazio (18%) ed Emilia-Romagna (14%). 

  • Obiettivo di Allerta AntiCorruzione – ALAC è assistere coloro che assistono a un fatto di corruzione, cercando di aiutarli a trovare la soluzione migliore per il proprio caso. Se da un lato si cerca di far emergere gli illeciti, dall’altro si cerca anche di dare una risposta pratica che possa essere utile al segnalante. Per fare ciò cerchiamo di “migliorare” il procedimento di segnalazione:

    • Aiutando il segnalante a circostanziare la propria segnalazione: una segnalazione generica o poco precisa non dà la possibilità di essere analizzata efficacemente. Inoltre, qualora questa fosse anonima e quindi non potesse essere oggetto di approfondimento con il segnalante, verrebbe probabilmente scartata dagli enti di riferimento.
    • Cercando di identificare il destinatario più appropriato per la segnalazione e, in caso questo sia un ente pubblico, affiancando il segnalante nell’invio se possibile.
    • In casi specifici, prendendo carico della segnalazione e portandola avanti per conto del soggetto segnalante.

    Il nostro compito è quindi di analizzare la segnalazione e la situazione specifica del segnalante, di illustrargli le possibili opzioni e di guidarlo nelle sue azioni successive. Il nostro ruolo ha quindi maggiore efficacia se il segnalante ci approccia nelle prime fasi del procedimento di segnalazione, quando ancora non si è esposto, mentre è più problematico assistere il segnalante in modo esaustivo se accede al nostro servizio dopo aver già segnalato e aver eventualmente subito atti di ritorsione (quando non ancora durante le fasi di un procedimento giudiziario o disciplinare).

    • Non possiamo sostituirci alle istituzioni che decidono indipendentemente da quelle che possono essere le nostre indicazioni.
    • Non abbiamo accesso o contatto diretto con tutti i soggetti, siano essi enti pubblici, privati, magistratura, i grandi media o altre organizzazioni di rilievo.
    • Non forniamo rappresentanza legale ai segnalanti.
    • Non possiamo fare indagini investigazioni per verificare i fatti segnalati, al di là di una verifica documentale attraverso atti pubblici.
    • Pur garantendo la massima confidenzialità, non possiamo garantire che il segnalante non verrà identificato a causa della sua segnalazione, anche qualora fosse anonima, nel momento in cui verranno fatte delle azioni. La nostra piattaforma, se correttamente utilizzata, garantisce l’anonimato tecnologico ma non pone il segnalante al riparo dalla possibile identificazione fatta dai soggetti segnalati. In ogni caso, non procederemo senza aver prima ricevuto il consenso del segnalante.

    Non siamo purtroppo in grado di garantire la soluzione a tutti i problemi dei segnalanti. Il nostro supporto alla segnalazione non può comportare l’automatica soddisfazione del segnalante nonché la presa in carico della segnalazione da parte dell’ente di riferimento. 

  • ALAC si distingue per la tutela della riservatezza del segnalante. In nessun caso l’identità o altri dati identificativi del segnalante saranno inoltrati senza il suo consenso.

    Per quanto riguarda la sicurezza tecnologica e la rintracciabilità del segnalante, per ALAC abbiamo deciso di non usare i metodi tradizionali di raccolta delle segnalazioni (telefono, posta, indirizzo e-mail) ma di utilizzare una piattaforma tecnologica ampiamente collaudata e già implementata per il whistleblowing in contesti sociali caratterizzati da rischi personali elevati: Globaleaks, un software open source sviluppato da Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, permette di dialogare in modo anonimo con il segnalante, senza possibilità, per il ricevente o altri soggetti, di rintracciare l’origine della segnalazione. Il portale dell’ALAC utilizza il protocollo HTTPS, un protocollo di crittografia che garantisce il trasferimento di dati riservati. È inoltre possibile installare il browser Tor, che permette la navigazione attraverso una serie di router anonimi.

Qui puoi segnalarci un caso di corruzione

team alac

  • Giorgio Fraschini - Responsabile Whistleblowing

    Giorgio Fraschini

    Responsabile Whistleblowing
  • Alessia Rizzo - Assistente Whistleblowing

    Alessia Rizzo

    Assistente Whistleblowing

    team di esperti

    Vittoria Bonaldo, avvocato; Fabio Coppola, docente e ricercatore; Francesco Giovanni Falco, avvocato; Elena Farinella, consulente antifrode; Giulio Nardi, segretario comunale e provinciale; Francesco Nicora, avvocato; Paola Pasquali, Legal Counsel; Pasquale Perrupato, consulente aziendale; Maria Stefania Podda, funzionario amministrativo; Alessandro Pometto, consulente legale; Amedeo Rizzo, commercialista e revisore; Antonio Rossi, consulente societario; Valerio Silvetti, avvocato; Lorenzo Tringali, avvocato

    Tutto quello che facciamo sul whistleblowing lo trovi qui

    Iscriviti alla newsletter
    Transparency International Italia
    • P.le Carlo Maciachini 11 - 20159 Milano
    • +39 02 40093560
    • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
    • CF 97186250151
    © 2020 Transparency International Italia