Una lettera aperta della società civile invita i leader dell'Unione Europea a rispettare gli standard anticorruzione
Milano, 3 giugno 2025 – Transparency International, insieme a 57 organizzazioni della società civile di tutta Europea - comprese 20 associazioni italiane - ha pubblicato una lettera aperta in cui chiede al Consiglio dell'UE e al Parlamento europeo di sostenere e rafforzare le misure anticorruzione adottate dal Parlamento nell'ambito della proposta di Direttiva anticorruzione dell'Unione Europea.
La Direttiva europea anticorruzione è stata concepita per stabilire standard comuni di prevenzione e contrasto alla corruzione negli Stati membri ed è approdata ad una fase finale cruciale dei negoziati interistituzionali (c.d. triloghi). Le organizzazioni firmatarie invitano i leader dell'Unione Europea a dimostrare una reale volontà politica di combattere la corruzione e fissare standard più elevati di integrità e responsabilità in tutta l’Unione.
La lettera aperta, sostenuta da 57 organizzazione della società civile di tutta Europa, tra Stati membri e Paesi in via di adesione, sottolinea la crescente frustrazione dell'opinione pubblica nei confronti della corruzione in tutta l'UE. Secondo una ricerca di Transparency International, solo il 21% dei cittadini europei ritiene che i funzionari pubblici subiscano sanzioni adeguate per casi di corruzione, mentre il 53% pensa che i governi siano controllati da grandi interessi privati. I recenti scandali - dal Qatargate agli Uber Files, fino alla controversia Huawei - non hanno fatto che alimentare queste preoccupazioni. Secondo le organizzazioni della società civile è il momento di adottare misure chiare ed efficaci: i leader dell'Unione Europea hanno il dovere di rafforzare e non indebolire la posizione del Parlamento.
Andrea Rocca, responsabile Policy & Advocacy di Transparency International, ha dichiarato:
“Questa Direttiva è un test importante per l'impegno dell'UE a favore dell'integrità e della buona governance. Qualsiasi risultato inferiore alle proposte del Parlamento europeo invierebbe un messaggio sbagliato ai cittadini e al mondo. Se l'UE vuole rivendicare la sua leadership mondiale nella lotta alla corruzione, deve essere disposta ad agire con decisione e a stabilire uno standard di trasparenza e accountability che tutti gli Stati membri devono rispettare. Questo è un momento cruciale e non deve essere sprecato”.
Nick Aiossa, direttore di Transparency International EU, ha dichiarato:
“I cittadini di tutta l'UE chiedono responsabilità e trasparenza, e ora spetta ai policy maker rispondere a questa richiesta. Una Direttiva anticorruzione forte non solo garantirebbe sanzioni efficaci per coloro che effettuano pratiche corruttive, ma dimostrerebbe anche che l'UE è seriamente impegnata a difendere lo Stato di diritto e l'integrità dei processi democratici".
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