Roberto Martínez B. Kukutschka e Jon Vrushi

Coordinatori della ricerca presso Transparency International

Perché la lotta alla corruzione è importante al tempo del Covid-19?

La corruzione e le emergenze si nutrono l’una dell’altra, creando un circolo vizioso di cattiva gestione e di una più profonda crisi. Le grandi somme di denaro necessarie per far fronte alle emergenze, la necessità di erogare con urgenza gli aiuti o i pacchetti di stimolo economico e il rischio di un'influenza indebita sulle risposte politiche, formano una tempesta perfetta per la corruzione, in quanto possono aumentare le opportunità che questa si verifichi, indebolendo i meccanismi attivati per prevenirla. Ciò, a sua volta, mette a rischio reazioni giuste, efficienti ed eque alle crisi. La gestione della pandemia COVID-19 nel mondo è un esempio perfetto della necessità di integrità nella gestione delle crisi.

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Politica
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Sanità

Con la pubblicazione dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) 2020, abbiamo esaminato come la corruzione mina la capacità degli stati di rispondere a emergenze come la doppia crisi sanitaria ed economica, causata dalla pandemia COVID-19. La nostra analisi evidenzia che:

  • la corruzione distrae i fondi dai servizi essenziali, come l'assistenza sanitaria, lasciando i paesi di tutto il mondo vulnerabili e poco preparati ad affrontare le crisi della sanità pubblica;
  • una mancanza di trasparenza nell'allocazione delle risorse - una pratica positivamente associata alla corruzione - indebolisce l'efficienza delle risposte alle crisi;
  • i paesi che hanno performance peggiori nel controllo della corruzione tendono a violare i diritti umani e le norme democratiche nella gestione della pandemia COVID-19.

I nostri risultati suggeriscono che, in un mondo sempre più incerto, in cui abbondano le emergenze, lottare contro la corruzione è fondamentale per garantire una migliore preparazione alle risposte alle crisi. Esistono molte strategie su cui i governi possono fare affidamento per prevenire la corruzione di fronte alla crisi, ma tenere la corruzione sotto controllo è molto più difficile dove non sono già stati predisposti solidi meccanismi di anticorruzione. In questi casi, la corruzione rischia di paralizzare l'efficacia delle risposte all’emergenza.

Corruzione e finanziamento insufficiente dei servizi essenziali

Dove la corruzione è sistematica, i fondi vengono spesso dirottati da servizi pubblici essenziali, come l'assistenza sanitaria o l'istruzione. Il COVID-19 ci ha ricordato le conseguenze della corruzione sull'erogazione di servizi pubblici e l'impatto dannoso sulla vita delle persone. Un recente studio di Health Initiative di Transparency International ha raccolto prove dell’esistenza della corruzione in tutto il mondo nei momenti dell'erogazione dei servizi durante la pandemia, evidenziando come questo abbia portato a una minore accessibilità e qualità dei servizi sanitari. Ciò è stato particolarmente dannoso per le donne, sia come pazienti sia come erogatori di servizi, e attraverso le forme di corruzione di genere come la sextortion.

Molti governi non sono stati in grado di fornire le cure necessarie ai pazienti COVID-19 a causa dell’insufficienza del finanziamento a lungo termine da parte del sistema sanitario nei loro paesi. La nostra ricerca dimostra che, persino quando si tiene conto del livello di sviluppo economico di un paese, dove la corruzione è sistematica, i governi tendono a spendere meno per la sanità (vedi l’Appendice 1). La forte associazione tra il controllo della corruzione e la copertura sanitaria universale (vedi Grafico 1) non è sorprendente.

La precedente ricerca della Health Initiative di Transparency International mostra che gli sforzi per raggiungere una copertura sanitaria universale sono significativamente indeboliti dalla corruzione diffusa nell'erogazione dei servizi sanitari in prima linea. Ciò è confermato anche dalla nostra analisi statistica (vedi Appendice 2), che mostra come la copertura sanitaria universale non sia determinata solo dal livello di spesa pubblica per la sanità o dal numero di lavoratori del settore sanitario nel paese, ma anche dai livelli complessivi di corruzione. Per questi motivi, la lotta contro la corruzione deve essere al centro di qualsiasi strategia attuale e futura per ampliare la copertura sanitaria universale. Il caso dello Zambia, uno dei paesi che mostra un calo statisticamente significativo del punteggio di CPI, illustra questo punto. Dal 2015, quando il CPI ha iniziato a indicare un aumento della corruzione nel Paese, l'accessibilità all'assistenza sanitaria ha iniziato a ridursi, dopo quasi dieci anni di continui miglioramenti.

GRAFICO 1. CPI E LA COPERTURA SANITARIA UNIVERSALE (2017)

Corruzione, la spesa pubblica opaca e la cattiva gestione

La mancanza di trasparenza nell'allocazione delle risorse, pratica fortemente associata alla corruzione, indebolisce l'efficienza delle risposte alle crisi. Il Grafico 2 mostra come i paesi che hanno avuto risultati scarsi nel CPI abbiano ottenuto i punteggi bassi anche nell'Open Budget Index, un indicatore composito che misura la trasparenza del bilancio, la supervisione e l'entità delle consultazioni sulla spesa pubblica.

Le emergenze possono servire come scusa perfetta per rappresentare le misure di trasparenza e di anticorruzione come un ostacolo a una risposta del governo che sia rapida ed efficace. Tuttavia, la trasparenza è fondamentale per una gestione equa ed efficiente delle emergenze, poiché aiuta a garantire che le risorse raggiungano i beneficiari previsti. Una maggiore trasparenza e un maggior accesso alle informazioni di cui dispone il governo possono aiutare a prevenire situazioni come un caso segnalato all'Advocacy and Legal Advice Center (ALAC) di Transparency International nella Repubblica Democratica del Congo: un gruppo di infermieri si è fatto avanti per denunciare di essere stato costretto a lavorare senza retribuzione per tre mesi, nonostante le affermazioni del governo, secondo il quale erano già state stanziate risorse aggiuntive per combattere il virus.

Il COVID-19 ha anche confermato l'importanza della trasparenza nei processi degli appalti pubblici e che nessun paese è immune dalla corruzione, in particolare quando si affrontano le emergenze. Come riportato all'inizio di quest'anno, l'approvvigionamento di medicinali e forniture nei sistemi sanitari è in genere una delle aree più vulnerabili alla corruzione. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (UNODC), circa il 10-25 per cento di tutto il denaro speso per gli appalti a livello globale è perso a causa della corruzione. Nell'UE, il 28% dei casi di corruzione legati alla sanità sono da ricondurre specificamente all'approvvigionamento di attrezzature mediche. Queste cifre si riferiscono alle condizioni "normali" e non tengono conto dei miliardi di euro in più di denaro dei contribuenti, che sono stati iniettati nell'economia o della maggiore difficoltà di esercitare un controllo adeguato.

Il Regno Unito si trova costantemente nelle prime posizioni del CPI e di altri indicatori di trasparenza del bilancio e accesso alle informazioni come l'Open Budget Index dell'International Budget Partnership. Tuttavia, sono stati segnalati gravi rischi di corruzione legati all'approvvigionamento di materiale sanitario e dispositivi di protezione individuale. È stato documentato che il governo acquistava questi beni dalle aziende che non avevano alcuna precedente esperienza nella loro produzione, ma che avevano stretti legami con il partito al potere, sia attraverso i contributi alla campagna politica o legami familiari.

Per prevenire tali situazioni e garantire il miglior rapporto qualità-prezzo con le risorse limitate disponibili per gestire le situazioni di emergenza, è fondamentale garantire una maggiore trasparenza degli appalti pubblici. Mentre potrebbe essere necessario accelerare i normali processi per affrontare la crisi in corso, alcuni controlli dell’anticorruzione devono rimanere in atto per evitare di mettere a rischio la qualità e l'efficacia della risposta. Alcune potenziali misure includono: mettere da parte le risorse per condurre i controlli a campione sulla qualità di beni e servizi, incoraggiare la società civile e i giornalisti a monitorare i processi di appalto, e annunciare un rigoroso controllo ex post delle transazioni che hanno avuto luogo durante l'emergenza.

GRAFICO 2. CPI E L’OPEN BUDGET INDEX

Violazione dei diritti umani e delle norme democratiche

I paesi che ottengono dei risultati scadenti del CPI sembra che abbiano maggiori probabilità di violare i diritti umani e le norme democratiche, come parte delle loro risposte all’emergenza. Due anni fa, quando abbiamo lanciato il CPI 2018, abbiamo affermato che la corruzione alimenta un declino della democrazia, il che facilita un' ulteriore corruzione. La recente ricerca ha anche dimostrato che in tutto il mondo i paesi hanno violato gli standard democratici per i provvedimenti di emergenza, in risposta alla pandemia COVID-19.

Abbiamo rilevato uno schema familiare in queste violazioni: i paesi con i livelli più elevati di corruzione tendono ad essere i peggiori autori di violazioni dei diritti umani e degli standard democratici nel contesto della loro risposta a COVID-19. Questa è solo la manifestazione più recente di regimi corrotti, che utilizzano situazioni di emergenza per rafforzare ulteriormente il loro potere, consentendo loro di mantenere impunemente le reti cleptocratiche.

Come dimostrato nel Grafico 3, i paesi in cui la risposta alla pandemia di COVID-19 ha provocato "alcune" o "gravi" violazioni agli standard democratici hanno, in media, punteggi del CPI da 33 a 36 punti. Le Filippine, con un punteggio di 34, sono 11 punti al di sotto della media regionale del CPI e gli sforzi dell’anticorruzione sembrano essere rimasti fermi dal 2015. Allo stesso tempo, la risposta del governo a COVID-19 è tra le peggiori in termini del rispetto dei diritti umani e delle norme democratiche. The Varieties of Democracy (V-Dem) Pandemic Backsliding Project, che cattura la misura in cui le risposte dello stato al COVID-19 violano gli standard democratici, segnala molteplici violazioni contro la libertà di stampa, infrazioni su diritti non derogabili e una violenta applicazione delle norme di emergenza da parte della polizia e dei militari.

Va segnalato che, mentre i paesi con livelli di corruzione più bassi hanno mostrato, in media, una gestione più democratica della pandemia, vi sono alcune eccezioni. Secondo gli stessi dati di V-Dem, Singapore, uno dei top performer del CPI, ha adottato delle misure discriminatorie e delle restrizioni alla libertà di stampa. Nel caso degli Stati Uniti - che mostra una tendenza decrescente del punteggio del CPI dal 2017 - la risposta del governo alla pandemia ha subito limiti di tempo poco chiari su alcune misure di emergenza, campagne ufficiali di disinformazione e restrizioni alla libertà di stampa.

IL GRAFICO 3: CPI E LE VIOLAZIONI DELLA DEMOCRAZIA NELLA RISPOSTA AL COVID-19

Raccomandazioni

Il COVID-19 ha messo in mostra come la corruzione ostacoli il lavoro dei soccorritori e i loro sforzi volti ad aiutare coloro che ne hanno più bisogno. Ha inoltre evidenziato l'importanza di misure che:

  1. Rendono la norma le policy anticorruzione: la trasparenza, l’accountability, l’integrità e la partecipazione multi-stakeholder devono essere integrate in tutti i programmi, piani e policy relativi a Covid-19. Ciò include l’effettuazione di analisi del rischio di corruzione come parte di valutazioni di rafforzamento più ampio del sistema sanitario e di lavori di programmazione sanitaria nazionale.
  2. Aumentano la trasparenza degli appalti pubblici: ciò include la pubblicazione tempestiva dei dati sugli appalti in formato aperto e la loro pubblicazione su piattaforme centralizzate, la definizione di regole e protocolli espliciti per le emergenze, garantendo che siano applicati. È inoltre fondamentale documentare adeguatamente le procedure di appalto pubblico durante la crisi. Le valutazioni dei rischi possono anche rivelarsi utili per concentrare le risorse su aree o processi più vulnerabili alla corruzione.
  3. Rafforzano le istituzioni di audit e supervisione: le istituzioni superiori di audit e le agenzie anticorruzione, ove disponibili, devono essere indipendenti e dotate di risorse adeguate per poter svolgere i propri compiti. Metodologie specifiche e strumenti tecnologici che consentano l'audit in tempo reale in caso di emergenza devono essere implementati e attivati quando necessario. Potrebbe anche essere opportuno mettere da parte le risorse sufficienti per gli audit ex post dei fondi di emergenza e comunicare la decisione di volerli attuare, come modalità per scoraggiare comportamenti potenzialmente corrotti.
  4. Proteggono lo spazio civico: le organizzazioni della società civile e i giornalisti possono svolgere un ulteriore controllo della corruzione. In particolare, durante le emergenze, questi gruppi possono aiutare a monitorare come vengono erogati i fondi e se gli aiuti raggiungono i beneficiari previsti.
  5. Impongono checks and balances (controlli ed equilibri): un solido sistema di checks and balances (controlli ed equilibri) è una sistemica misura chiave contro la corruzione. Qualsiasi potere di emergenza assunto dall'esecutivo dovrebbe seguire le best practice e le debite procedure, essere proporzionato e rispettare i limiti di tempo, così come i diritti umani fondamentali.

Il controllo della corruzione è essenziale per garantire una risposta equa ed efficiente alle emergenze. Come dimostrato ancora una volta dalla pandemia COVID-19, prevenire la corruzione può essere una questione di vita o di morte. Mentre molti paesi si preparano a lanciare le campagne di vaccinazione contro il virus, sarà essenziale la trasparenza su come tali campagne sono progettate e su come viene distribuito lo scarso numero di vaccini. Aumentare la trasparenza della spesa pubblica, rafforzare le istituzioni di controllo e proteggere lo spazio civico può aprire la strada alle società più eque e inclusive e a una migliore preparazione alla prossima crisi globale.

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