Al BIF National Event un'Italia che può essere migliore. A patto che...

L'evento nazionale del BIF andato in scena in versione on-line ha dipinto un orizzonte che offre prospettive interessanti

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Business
Promozione etica nel business
Business Integrity Forum

L’ottimismo, seppur prudente, non manca, mentre siamo ancora travolti dagli effetti della pandemia da Covid 19 che sta flagellando il mondo. E, nel corso del Business Integrity Forum National Event, andato in streaming ieri dalle 18 alle 20, questo cauto ottimismo ha assunto vesti e colori diversi, grazie alla ricchezza della platea formata dai nostri ospiti relatori.

L’evento è ruotato intorno ai due tavoli virtuali, il primo dei quali ha preso le mosse dall’ultimo libro di Fabrizio Barca ed Enrico Giovannini: “Quel mondo diverso. Da immaginare, per cui battersi, che si può realizzare”. Proprio il prof. Giovannini, già ministro e Presidente dell’Istat, ora portavoce di Asvis, ha tracciato, nel corso di un bel confronto con il nostro direttore, Davide Del Monte, una serie di scenari che potrebbero portare benefici concreti al nostro Paese, “a patto che si mettano in atto cambiamenti urgenti” in grado di modificare il rapporto tra mercato e democrazia.

Senza ripercorrere per intero l’intervento (visionabile al link: https://youtu.be/_PkwH4EpuuQ), ci piace sottolineare il “principio di giustizia tra generazioni” proposto da Giovannini e Barca, che, se introdotto nel sistema costituzionale, potrebbe capovolgere il paradigma economico e sociale, a favore delle generazioni più giovani, quelle, alla prova dei fatti, colpite negli ultimi tempi dalle maggiori difficoltà di crescita e sviluppo, non soltanto a causa del Covid.

Il secondo tavolo, dal titolo: “Quel mondo possibile. Una discussione con esperienze, progetti, visioni, dalle aziende, dalla Pubblica amministrazione e dall’Università” ha visto la partecipazione di soggetti diversi e ben assortiti per competenze e ruoli ricoperti.

Da Stefano Battini, Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, a Gaetana Morgante, ordinario e direttrice dell’istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, da Marco Rigotti, Presidente del Collegio sindacale di Unicredit a Michele Cozzio, docente facoltà di Giurisprudenza e Direttore Osservatorio di diritto comunitario e nazionale sugli appalti pubblici dell’Università di Trento.

Cosa resterà alle nostre spalle, tra le macerie causate dalla bufera del Covid?

Vorremo e dovremmo davvero ripartire dal punto esatto a cui eravamo arrivati, oppure esiste qualcosa che abbiamo dovuto abbandonare e ci converrebbe non recuperare?

Con sfumature diverse, tutti gli esperti chiamati al tavolo hanno convenuto sull’evidenza che il periodo che stiamo attraversando possa rappresentare un’opportunità per modificare processi, non soltanto tecnici ma spesso culturali, che hanno contribuito in maniera determinante a gran parte dei malfunzionamenti del Paese, dal mondo della scuola, a quello della PA, dal ruolo del sistema bancario all’approccio all’economia e alla finanza pubblica, anche in vista della gestione dei fondi destinati alla ripresa messi in campo dall’unione Europea.

Una sfida enorme, complessa, ma anche affascinante. Una sfida che chiama tutti, e tutte le figure che ruotano intorno al Business Integrity Forum sono concordi, a un salto di qualità.

Perché l’impressione è che questa, per noi, assomigli molto a “un’ultima chiamata”.

L’intero webinar del Busisess Integrity Forum National Event è visionabile qui: https://youtu.be/_PkwH4EpuuQ.

 

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