Al centro dei lavori del Summit G20 sotto la presidenza italiana, il 30 e 31 ottobre a Roma, è stata posta con grande forza la questione climatica. Del resto la preoccupazione di contenere entro metà secolo l’innalzamento della temperatura media entro 1,5° dal parametro di riferimento dell’era pre industriale, sembra essere la garanzia per il contenimento dei danni e delle possibili gravi conseguenze ambientali, sociali, politiche, economiche. Accordi soddisfacenti sul clima sono stati tessuti dalla diplomazia italiana, come sono stati conseguiti altri importanti accordi su temi quali la Global Minimum Tax (tassazione del 15% sui profitti delle multinazionali a favore dei paesi nei quali operano), lo stanziamento di 100 miliardi di euro per favorire la transizione ecologica per le realtà considerate più fragili, nuovi diritti speciali di prelievo dal FMI (650 miliardi di euro) a favore dei paesi più poveri per la gestione delle emergenze.
Nel documento ufficiale G20 Rome Leaders Declarations si parla inoltre di un tema trasversale e di grande importanza, anche per quanto riguarda il clima: l’anticorruzione.
L’Anti-Corruption Action Plan 2022-2024 (in aggiornamento) fa riferimento ad un rafforzamento dell’impegno dei governi del G20 nel lavorare insieme alle altre parti interessate, come la società civile, il mondo accademico, i media e il settore privato. è importante infatti condividere iniziative per combattere la corruzione transnazionale e per contrastare gli autori di reati corruzione anche prendendo di mira i loro beni, con attenzione particolare alla corruzione in relazione alla criminalità organizzata, alla gestione delle emergenze, alla presenza nel mondo dello sport. Su argomenti specifici, rilevanti nella lotta alla corruzione, segnaliamo l’adozione di misure giuridicamente appropriate per migliorare la trasparenza della titolarità effettiva internazionale e nazionale delle persone fisiche e giuridiche, l’esplorazione di buone pratiche per la misurazione della corruzione, la promozione della cultura dell’integrità nel settore privato con attenzione alle relazioni con il settore pubblico.
Come Transparency International Italia siamo stati a Roma insieme alla delegazione Civil 20, rete della società civile internazionale composta da 560 associazioni, provenienti da oltre 100 paesi del mondo. Il Civil 20 ha chiesto che gli accordi sul clima siano concretizzati nel forum COP26 ed ha invitato il G20 a mettere la propria forza politica ed economica al servizio delle Nazioni Unite, con iniziative sul debito e ridistribuzione delle risorse provenienti dall’emissione dei Diritti Speciali di Prelievo (SDR) del Fondo Monetario Internazionale, a favore dei paesi a basso reddito, quelli per altro più esposti ai fenomeni del cambiamento climatico.
Maggiori approfondimenti su https://civil-20.org/
Immagine di copertina tratta dal canale Facebook ufficiale G20 Italy @g20org