Contro la crisi sanitaria, più trasparenza e democrazia

Sottoscritto dai capitoli spagnolo, italiano e francese di Transparency International

tempo di lettura: 4 min
Sanità
Advocacy

La crisi sanitaria che stiamo attraversando si impone su di noi e ci chiede di reagire con urgenza. Prendersi cura e gestire le cure di quante più persone possibile il più rapidamente possibile, far fronte al rallentamento economico, riorganizzare i modi di vita e la produzione di un’intera società: sono tutti sconvolgimenti che si sono verificati al ritmo frenetico dell’emergenza dettata dalla necessità di contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19.

A causa dell’urgenza che stiamo affrontando, dobbiamo rafforzare il nostro monitoraggio.

Non è compito nostro commentare la gestione della crisi, ma il ruolo di Transparency International è quello di mettere in guardia, al fine di evitare che i principi di responsabilità, trasparenza ed etica siano messi in secondo piano in virtù dell’”urgenza di agire”.

Quando le risorse scarseggiano c’è il timore che qualcuno cerchi di creare dei monopoli, per questo dobbiamo mantenere alta la guardia sul crescente rischio di corruzione.

Siccome i governi si stanno preparando a mobilitare un sostegno finanziario senza precedenti, è essenziale garantire che sia assegnato in modo equo.

Siccome lo stato d’emergenza ha decretato il rafforzamento dei poteri esecutivi nazionali in risposta alla crisi sanitaria, c’è il rischio che le libertà e la democrazia vengano minate se questi poteri non sono rigorosamente limitati nel tempo e proporzionati all’obiettivo desiderato.

Transparency International ricorda ai governi e ai decisori pubblici la necessità di trasparenza, integrità e responsabilità nei confronti dei cittadini.

L’ “emergenza sanitaria pubblica” ha portato a una concentrazione di poteri detenuti dai governi a danno dei Parlamenti. Sebbene questa decisione sia stata dettata dalla necessità di agire e decidere il più rapidamente possibile, spetta a Transparency e altre organizzazioni della società civile, garantire che tali poteri siano esercitati nel rigoroso rispetto del campo di intervento predeterminato e che l’azione pubblica sia monitorata. In effetti, in nessun caso un regime eccezionale dovrebbe rischiare di diventare la regola. Pertanto, le misure adottate in caso di emergenza sanitaria devono rimanere eccezionali, rigorosamente proporzionate e limitate nel tempoIl Parlamento deve inoltre essere rigorosamente informato in tempo reale ed esercitare i suoi poteri di controllo sull’azione pubblica. Una forte richiesta di democrazia ed etica incombe quindi sull’Esecutivo. Ma la richiesta va oltre, perché i cittadini hanno un’altra legittima aspettativa: essere informati.

Per Transparency International, la richiesta di trasparenza non è fine a sé stessa, ma un mezzo, uno strumento al servizio dei cittadini affinché possano conoscere le motivazioni che hanno guidato il processo decisionale pubblico.

Questa crisi ha anche evidenziato una deplorevole mancanza di maturità in termini di accesso ai dati aperti. In effetti, i dati raramente sono stati così centrali nella gestione di una crisi (numero di casi positivi, di ricoveri, maschere disponibili …).

Inoltre, il requisito della trasparenza si applica anche alle decisioni sull’assegnazione dei soldi pubblici che saranno dati dal governo alle imprese, in particolare mediante appalti pubblici aggiudicati su base di emergenza e sotto l’influenza di varie lobby. La trasparenza nei confronti dei cittadini sarà inoltre necessaria per quanto riguarda le misure adottate dallo Stato per avviare la ripresa economica dopo questa crisi. È essenziale che i meccanismi che regolano la scelta di questo o quell’investimento siano comprensibili e rispettino i principi applicabili in questo settore, entro i termini previsti dall’emergenza. È inconcepibile che i fondi destinati sia alla lotta contro il virus sia alla ripresa economica possano essere utilizzati in modo improprio.

A questo proposito, la crisi offre l’opportunità ai governi e alle autorità locali di intensificare gli sforzi per migliorare la pubblicazione proattiva di dati e informazioni, rispettando gli standard internazionali più elevati come lo standard dei dati aperti nei contratti. L’applicazione delle migliori pratiche che consentono trasparenza e apertura può essere considerata un patrimonio positivo nato in questi tempi bui.

Infine, le procedure di eccezione non devono portare all’abbandono dell’etica e della legalità nell’aggiudicazione degli appalti pubblici e degli aiuti pubblici. Gli stati dovranno concentrarsi a vigilare in particolare il settore economico della salute ed essere trasparenti in merito agli aiuti pubblici che gli sono concessi e all’uso che ne sarà fatto. Le crisi favoriscono inoltre lo sviluppo di nuove forme di criminalità che devono essere combattute con fermezza, pertanto è necessario adottare misure di salvaguardia nella lotta alla corruzione.

Quindi, se questa crisi sanitaria dovesse segnare un grande cambiamento culturale, dovrebbe senza dubbio essere quello di portare legalità nell’azione pubblica e quindi nella nostra governance, resa completamente chiara e ovvia per i cittadini.

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