Il Patto d’Integrità è uno strumento elaborato da Transparency International per prevenire e contrastare la corruzione nell’ambito degli appalti pubblici, attraverso il monitoraggio delle procedure da parte di un ente esterno e della società civile. È già stato applicato con successo da molte amministrazioni pubbliche in Italia e nel mondo, producendo risparmi di risorse e introducendo buone pratiche di good-governance e trasparenza. Nel Comune di Milano, per esempio, tra il 2002 ed il 2014 sono state escluse 465 imprese sospette anche grazie al Patto di Integrità, mentre nell’applicazione del Patto di Integrità in un progetto di fornitura idrica in Pakistan si è stimato un risparmio del 15 % dei costi totali.
Il patto firmato oggi sarà applicato alle varie fasi dell’appalto per la realizzazione del collegamento Repubblica/Stazione RFI della metropolitana leggera di Cagliari, dalla fase di predisposizione del bando (già realizzata) fino al monitoraggio dell’esecuzione dei lavori. Monitor esterno di questo progetto è Transparency International Italia, che si avvale anche di competenze tecniche e legali esterne.
Si tratta di uno dei primi progetti ad essere lanciato tra i 17 progetti pilota scelti da DG REGIO per la sperimentazione del Patto di Integrità in 11 Paesi dell’Unione Europea nei prossimi quattro anni, all’interno dell’iniziativa “Integrity Pacts: Civil Control Mechanisms for safe-guarding EU funds”, coordinata da Transparency International.
Alla luce dei numerosi scandali di corruzione nelle gare d’appalto nel nostro Paese e dei conseguenti costi ad essi connessi (si stima un aumento del 20% del costo delle gare in Italia a causa della corruzione e del 40% in caso di grandi opere), si rendono ancora più necessarie l’applicazione di questo strumento e un’azione rafforzata per prevenire e contrastare la corruzione.
“Siamo molto contenti che Regione Sardegna e ARST abbiano deciso di sperimentare il Patto di Integrità” ha dichiarato Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia “siamo consapevoli dell’efficacia di questo strumento se ben applicato, e ci auguriamo venga utilizzato in futuro in modo più sistematico per tutte le gare d’appalto”.
Nei prossimi mesi verrà coinvolta anche la cittadinanza nel lavoro di monitoraggio, attraverso un portale web specifico dove sarà possibile seguire i progressi dei lavori, confrontare i documenti del progetto e segnalare irregolarità (al momento possibile sul portale ALAC – Allerta Anticorruzione). Scopo più ampio del progetto è infatti la promozione della partecipazione civica all’interno dei processi delle gare d’appalto, in modo da instaurare un clima di maggiore fiducia e responsabilità tra i cittadini ed ente pubblico.