Curiamo la corruzione 2016
Tra i settori maggiormente affetti dal virus della corruzione troviamo senza dubbio quello della sanità, per diversi motivi tra cui, per citare solo alcuni dei più rilevanti, l’ingente spesa pubblica, la forte ingerenza della politica, i rapporti tra pubblico e privato non sempre improntati alla massima trasparenza, le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle strutture sanitarie.
Il settore sanitario rappresenta inoltre il perfetto campo da gioco sia per i piccoli corruttori, come quelli che chiedono una mazzetta per far scalare una lista d’attesa o che spingono un paziente a richiedere una prestazione privata nel proprio studio, sia per i grandi corruttori, ovvero quegli imprenditori e intermediari che sanno muoversi agilmente e senza scrupoli tra appalti milionari e forniture di beni e servizi difficilmente controllabili.
La corruzione in sanità ha quindi una triplice ricaduta negativa: sui cittadini, che potrebbero aspirare a una maggiore qualità del servizio in alcune regioni o a un servizio della medesima qualità ma meno costoso in altre; sulle casse dello stato, che vedono disperdersi in piccoli o grandi rivoli corruttivi fino a 6 miliardi di euro all’anno; sul tessuto produttivo italiano che perde in innovazione e competitività.
Da questa ricerca si possano estrarre informazioni, dati e conclusioni utili ai decisori politici impegnati in una riforma del sistema sanitario, alle istituzioni di controllo e monitoraggio impegnate in un compito sempre più complesso e difficile, agli operatori del settore che possono trarre spunti operativi per implementare pratiche di prevenzione più efficaci.