Il 7 ottobre 2019 l’Unione Europea ha adottato la Direttiva sulla “Protezione degli individui che segnalano violazioni delle norme comunitarie”. Finora, i Paesi dell’Unione avevano norme diverse fra loro in tema di protezione dei whistleblower, con pochi Stati, tra cui l’Irlanda, dotati di leggi forti e altri, come Cipro, che non hanno alcuna regolamentazione. I Paesi membri dell’UE hanno tempo entro due anni dalla pubblicazione sull’Official Journal per recepire la Direttiva. È un’opportunità per tutti i Paesi di modellare la propria normativa nazionale sulla base dei migliori standard e pratiche internazionali. Transparency International sollecita questi Paesi a sostenere e rafforzare il loro impegno, affinché le norme nazionali prevedano una protezione ancora maggiore per i whistleblower che segnalano violazioni sia a livello nazionale che comunitario.
Per supportare un’implementazione efficace della Direttiva, Transparency International ha preparato questa analisi, con raccomandazioni volte a chiarire le lacune e a rafforzare la protezione dei whistleblower durante la trasposizione.