#Lottomarzo contro la corruzione di genere

Governi, istituzioni e società civile dovrebbero collaborare per smantellare le strutture patriarcali in tutto il mondo.

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L'International Women’s Day - Giornata internazionale della donna - è una ricorrenza internazionale che si celebra l'8 marzo di ogni anno per sostenere la lotta per i diritti delle donne e per l'emancipazione, ricordando le conquiste sociali, economiche, politiche e portando l'attenzione su questioni come l'uguaglianza di genere, i diritti riproduttivi, le discriminazioni e le violenze contro le donne. 

Negli anni la Giornata internazionale della donna ha assunto una nuova dimensione globale per le donne dei Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo. Il crescente movimento internazionale delle donne, rafforzato da quattro conferenze mondiali delle Nazioni Unite sulle donne, ha contribuito a rendere l'8 marzo un momento di unione per il sostegno ai diritti e alla partecipazione delle donne.

L'8 marzo 2024 il tema di riflessione proposto dalle Nazioni Unite è Investire nelle donne: accelerare il progresso
Investendo nelle donne, possiamo innescare il cambiamento e accelerare la transizione verso un mondo più sano, più sicuro e più equo per tutti. Se le tendenze attuali continueranno, entro il 2030 oltre 342 milioni di donne e ragazze potrebbero vivere in condizioni di estrema povertà.

Per garantire che le esigenze e le priorità delle donne siano prese in considerazione, i governi devono dare priorità a finanziamenti che rispondano alle esigenze di genere e aumentare la spesa pubblica per i servizi essenziali e la protezione sociale. 

Qual è il rapporto tra genere e corruzione?

Esistono forme di corruzione specifiche per il genere? L'emancipazione femminile può essere uno strumento nella lotta alla corruzione?

Le ricerche di Transparency International sul tema offrono tanti spunti di riflessione, per esempio confermano che donne e uomini sono colpiti in modo diverso dalla corruzione: la corruzione colpisce più duramente i poveri e le persone o i gruppi vulnerabili, in particolare le donne che rappresentano una quota maggiore dei poveri del mondo.

Non solo, la corruzione ostacola anche il progresso verso l'uguaglianza di genere e costituisce una barriera per le donne nel pieno accesso ai loro diritti civili, sociali ed economici. Comprendere la complessa relazione tra genere e corruzione è quindi un passo essenziale per promuovere i diritti delle donne: le donne non sono solo vittime della corruzione, sono anche parte della soluzione.

In molti Paesi del mondo i maggiori diritti e la partecipazione delle donne alla vita pubblica sono associati a una migliore governance e a livelli più bassi di corruzione. Dare potere alle donne e promuovere la loro partecipazione alla vita pubblica è essenziale per affrontare l'impatto di genere della corruzione e livellare gli squilibri di potere e le disuguaglianze di genere.

Non è chiaro se le donne siano meno corrotte degli uomini ma secondo i docenti della Bocconi Francesco Decarolis (Economia) e Paolo Pinotti (Scienze politiche e sociali) - che nel 2022 hanno pubblicato la ricerca “Gender and Bureaucratic Corruption: Evidence from Two Countries” su The Journal of Law, Economics, & Organization - le donne possono essere significativamente meno corruttibili degli uomini. Un valido indirizzo per combattere la corruzione negli uffici pubblici potrebbe assegnare a funzionari donne compiti che comportano maggiori rischi di corruzione.

Per approfondire il tema > Topic Guide on Corruption and Gender


CASO STUDIO: L'impatto di genere nel PNRR

In occasione dell'8 marzo l’associazione bolognese PERIOD think tank, che promuove l’equità di genere attraverso un approccio femminista ai dati, ha promosso un'analisi territoriale e per missione per valutare l’impatto degli appalti PNRR sull’occupazione di donne e giovani.

Lo studio e la piattaforma di analisi rivelano che il 65% dei bandi è andato in deroga rispetto ai meccanismi di tutela per favorire l’inclusione di donne, giovani e persone con disabilità, mentre solo il 6% presenta misure premiali di genere.

La ricerca è stata resa possibile dalla pubblicazione di un nuovo dataset aperto sui bandi PNRR da parte dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e di OpenCUP, piattaforma che fornisce in formato aperto e navigabile i dati sui progetti di investimento finanziati con risorse pubbliche. In particolare, sono state rese disponibili le informazioni riguardo al tipo di premialità e alle deroghe. Ogni gara è associata a un CIG (codice identificativo), mentre i singoli progetti sono indicati con un CUP (codice unico di progetto): l’analisi ha preso in considerazione 170.481 CIG distribuiti su 79.409 CUP.

Period Think Tank ha realizzato una piattaforma interattiva che permette di visualizzare gli impatti del PNRR per quanto riguarda il tema della premialità e del gender procurement.

Tali informazioni possono essere interrogate sia dal punto di vista geografico (Regione, Provincia, Comune) che dal punto di vista qualitativo (urgenza, esito, classe importo, missione, componente, misura premiale, categoria, deroga, percentuale derogata) e permettono a chiunque di accedere agilmente e monitorare in autonomia l’impatto delle gare di appalto finanziate dal PNRR sui divari di genere. 

La piattaforma è consultabile su Period Think Tank - APPALTI PNRR Analisi impatti di genere

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