Il rallentamento dell’Italia nella classifica del CPI e i moltissimi casi mappati da noi con Mappiamo la Corruzione (per lo più su testate locali) raccontano invece una realtà diversa. La corruzione è ancora qui e merita tutta la nostra attenzione.
I casi riportati dai media nel 2019 e mappati da noi, con il vostro contributo, sono 767 e riguardano tutte le Regioni della Penisola. C’è comunque una concentrazione maggiore a Sud dove abbiamo registrato 360 casi, contro i 251 del Nord e i 156 del Centro.
I settori più colpiti sono la Pubblica Amministrazione (306 casi), la sanità (104 casi) e la politica (71 casi), tutti cruciali per il buon funzionamento della nostra democrazia. Come del resto è importante sottolineare che ben il 27% dei casi registrati riguarda un appalto e quindi il denaro pubblico e la sua allocazione, evidentemente ancora troppo spesso sprecato a fronte dell’opportunità di finanziare opere necessarie a tutti i cittadini. E quali sono i settori che registrano il maggior numero di casi legati agli appalti? Riguardano la Pubblica Amministrazione (116 casi) e sfortunatamente vanno a toccare due settori importanti per la vita di tutti noi, come la sanità (33 casi) e l’ambiente (19 casi).
Dopo la corruzione che resta il reato con il maggior numero di casi (270 casi), troviamo il peculato (139 casi) e l’abuso d’ufficio (87 casi), in linea con il settore più colpito, quello della pubblica amministrazione. Subito dopo la truffa (71 casi) e la turbativa d’asta (62 casi).
Sono molte le correlazioni che si possono fare con i dati della mappa. Di seguito ve ne proponiamo due legate al PIL. Scorrendo sulle bolle, troverete tutti i dati regione per regione.