Agende aperte nell'Unione europea: nuovi obblighi di trasparenza per gli incontri con i portatori di interesse

Da dicembre 2024 oltre 1500 funzionari dell'UE dovranno pubblicare un'agenda dettagliata dei colloqui con i lobbisti.

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L'attività di lobbying è parte integrante di una democrazia sana: consente ai politici di raccogliere le competenze di una serie di soggetti interessati e di prendere decisioni informate. Ma se non regolamentato, il lobbismo può avere conseguenze molto negative: leggi che privilegiano gruppi di interesse particolari, danni ambientali e socioeconomici non controllabili e veri e propri casi di corruzione. Il Dieselgate, i Dossier Uber e il Qatargate sono solo alcuni degli esempi delle conseguenze di regole deboli sulla rappresentanza degli interessi.

Durante l'ultimo mandato la Commissione europea non è riuscita a intraprendere alcuna azione significativa di regolamentazione del lobbying e la mancata adozione di regole chiare sul Registro per la trasparenza dell'Unione ha rappresentato un'occasione persa. A luglio 2024 Transparency International EUCorporate Europe Observatory, LobbyControl e The Good Lobby hanno inviato una lettera alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con la richiesta di estendere a tutti i funzionari l'obbligo di incontrare i soli lobbisti registrati, di modo da rafforzare la trasparenza degli incontri con i portatori d’interesse. 

A dicembre 2024 la Commissione europea ha esteso gli obblighi di trasparenza degli incontri con i portatori di interesse ad oltre 1500 funzionari dell'UE che, d'ora in poi, dovranno pubblicare un'agenda dettagliata dei colloqui con i lobbisti. Si tratta delle decisioni 3081 e 3082 della Commissione. Le regole di trasparenza ed etica sono fondamentali per prevenire la corruzione e l’aver ampliato il numero di funzionari che hanno l’obbligo di rendicontare nel dettaglio, e nella massima trasparenza, le loro relazioni con i portatori d’interesse, rappresenta un grande risultato.

L'estensione dell'obbligo di "rendicontazione" degli incontri porterà ad una maggiore trasparenza anche a livello di monitoraggio e analisi sull'integrità della politica a livello europeo. Da novembre 2014 una delle articolazioni della piattaforma Integrity Watch EU comprende il database dedicato alle riunioni della Commissione e d'ora in poi sarà molto più ricco di informazioni. 

E in Italia a che punto è la regolamentazione del lobbying?

In Italia chiediamo da anni che il lobbying venga regolamentato con una disciplina chiara ed efficace, a protezione della nostra democrazia. 

Una legge che disciplini tutti gli aspetti dei rapporti tra rappresentanti di interessi e decisori pubblici al fine di colmare le lacune nella trasparenza delle relazioni tra politica ed interessi privati. Senza un registro dei portatori di interessi, delle agende e dei contenuti degli incontri, il sistema di relazioni tra pubblico e privato rimane opaco e privo di regole e controlli che ne assicurino la necessaria trasparenza.

A febbraio 2017 è stato istituito il registro dei rappresentanti di interessi presso la Camera dei deputati ma continua a mancare la pubblicazione delle agende degli incontri dei parlamentari con i lobbisti. Tra i Ministeri più virtuosi, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) che si è dotato, a partire dal 2016, di un Registro della trasparenza pubblicato in formato elettronico. Per lo stesso Ministero è pubblico anche il Calendario degli incontri con i portatori di interessi, nel quale, però, non è specificato l’oggetto dell’incontro. 

A marzo 2024, all'avvio del nuovo mandato del Forum per il governo aperto, nell'ambito della community italiana dell'Open Government Partnership, questa richiesta è diventata uno degli obiettivi di impegno del 6° Piano d'azione nazionale per il governo aperto per la promozione della cultura dell’integrità e alla trasparenza dei processi decisionali pubblici, attraverso un impegno per il rafforzamento della trasparenza nei rapporti tra decisori pubblici e portatori d’interesse (obiettivo a1).

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