L’edizione 2023 dell’Indice di Percezione della Corruzione conferma il punteggio di 56 per l’Italia e colloca il Paese al 42° posto nella classifica globale dei 180 Stati oggetto della misurazione.
Le questioni che continuano ad incidere negativamente sulla capacità del nostro sistema di prevenzione della corruzione nel settore pubblico vanno dalle carenze normative che regolano il tema del conflitto di interessi nei rapporti tra pubblico e privato, alla mancanza di una disciplina in materia di lobbying, fino alla recente sospensione del registro dei titolari effettivi che potrebbe limitare gli sforzi dell’antiriciclaggio.