Sarà stato il caldo sole della primavera siciliana, sarà stato il fatto che parlarsi all’aperto è sempre meglio che farlo tra quattro mura, resta il fatto che il terzo incontro di Ci Conviene tra gli studenti della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto è stato un momento di pura energia positiva.
Merito, sicuramente, del fatto che la bozza di Codice Etico partecipato realizzata dagli studenti fosse davvero di ottimo livello, con una cura delle parole e dei contenuti che ha stupito ed emozionato tutti noi ideatori del progetto: da Transparency International Italia ad Asvis, passando per gli integrity actor di MARSH e SNAM.
Lavorando sul Codice Etico Partecipato il gruppo di studenti si è messo in gioco, arrivando a toccare punti delicati e importantissimi, soprattutto se contestualizzati all’interno di una struttura di reclusione.
Ecco che, allora, concetti come responsabilità, accoglienza e inclusione, rispetto, condivisione e bellezza hanno assunto significati densissimi, pieni di coraggio e di speranza.
L’esperienza di Barcellona Pozzo di Gotto ha visto un percorso in crescendo: dai primi timidi passi del nostro viaggio nel concetto di integrità, attraverso una graduale presa di fiducia siamo approdati a un livello di confronto molto aperto, schietto e profondo, in cui tutte le parti in gioco hanno saputo fornire un prezioso contributo al progetto, valorizzandone le qualità e riportandole nella Carta dei principi etici degli studenti della Casa Circondariale Vittorio Madia.
In questa evoluzione gli insegnanti, gli educatori e il personale della struttura della Casa Circondariale hanno avuto un ruolo fondamentale. Grazie alla Direttrice, Romina Taiani, che ha creduto con forza e coraggio a questo progetto. E grazie alla mediazione, alla cura e alla straordinaria ospitalità nei nostri confronti da parte degli studenti, che hanno trovato la giusta dimensione e le giuste dinamiche per rapportarsi con entusiasmo al progetto.