Nel novembre del 2020, nel pieno della seconda ondata della pandemia,
nasceva la campagna #DatiBeneComune per chiedere al Governo maggiore trasparenza sui dati legati al Covid-19. Insieme a
Ondata e
ActionAid abbiamo dato il via alla prima grande campagna per la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni di interesse pubblico nel nostro Paese.
Un anno dopo festeggiamo il nostro primo compleanno insieme alle
oltre 250 organizzazioni e agli oltre
53.000 cittadini che hanno deciso di sostenere la campagna.
Cosa è successo negli ultimi 12 mesi?
Nell’ultimo anno ci sono stati piccoli ma decisivi traguardi raggiunti grazie alle richieste della campagna:
i contenuti di EpiCentro e di tutto il sito dell’Istituto Superiore di Sanità sono diventati bene comune e quindi riutilizzabili grazie alla sostituzione della vecchia licenza, che impediva la pubblicazione di qualsiasi opera derivata, con quella attuale che consente di condividere e modificare il materiale. Lo stesso è accaduto per il sito del
Ministero della Salute lo scorso maggio, mentre
i verbali del Comitato Tecnico Scientifico sono stati pubblicati in un formato pdf accessibile solo a seguito delle nostre segnalazioni.
Tanti piccoli passi avanti riconosciuti anche dal Dipartimento della Funzione Pubblica che ha assegnato alla campagna
il premio OpenGov Champion per aver saputo valorizzare i principi di trasparenza,
open data e partecipazione.
Nuove sfide: chiediamo trasparenza e accessibilità dei dati del PNRR
A distanza di un anno gli sforzi del Governo non sono però ancora sufficienti e non restano al passo delle richieste che provengono da più parti: comunità scientifica, giornalisti, organizzazioni della società civile, cittadini e cittadine. In un contesto in cui si pongono nuove sfide, legate alla pandemia ma soprattutto al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, c’è bisogno di un impegno maggiore da parte delle istituzioni e per questo le organizzazioni di #DatiBeneComune hanno deciso di orientare gli sforzi dei prossimi mesi su questo tema.
La trasparenza è fondamentale, in questo momento di ripresa lo è ancora di più. È necessario che i dati riguardanti il PNRR siano aperti e disponibili per tutti, in modo da poterne assicurare la corretta gestione e utilizzo.
Cosa chiediamo a Governo e Parlamento?
#DatiBeneComune chiede dunque al Governo e al Parlamento di intensificare i propri sforzi sul fronte dell’apertura dei dati, per migliorare il dialogo con i cittadini e riconquistare la loro fiducia attraverso la massima trasparenza delle proprie azioni.
In particolare chiediamo:
- la creazione di un portale open data con tutte le informazioni riguardanti l’utilizzo delle risorse del PNRR in formato aperto, machine-readable e con una licenza che ne permetta il riutilizzo;
- la costituzione di un tavolo di lavoro istituzionale sul tema della trasparenza e accessibilità delle informazioni, a cui possa partecipare una rappresentanza della società civile, al fine di delineare le migliori strategie sul tema e un efficace monitoraggio dell’implementazione;
- un maggiore coinvolgimento della società civile nell’ambito del monitoraggio degli investimenti e delle riforme che verranno attuati nell’ambito del PNRR, in linea con le richieste dell’Osservatorio Civico PNRR di cui la campagna fa parte.
#Liberaildato: partecipa alla call to action
La
community di #DatiBeneComune e tutti i cittadini e cittadine possono contribuire a definire le richieste e a delineare i dati di cui c’è bisogno. Per questo è stata aperta una call to action #Liberaildato in cui chiunque può segnalare i dati e le informazioni che ritiene debbano essere pubblicate sul PNRR e che ancora non lo sono. Partecipa anche tu
inserendo i dati sul form di datibenecomune.it!Photo by Thomas Peham on Unsplash