Paola Dottor

Content manager di Transparency International Italia

A trent'anni da Tangentopoli è il tempo della partecipazione.

16 febbraio 2022 / tempo di lettura: 4 min
Politica
Società civile

Il 17 febbraio 1992 Mario Chiesa viene arrestato. Trent’anni fa prende il via Mani Pulite, l’indagine che avrebbe travolto il sistema politico italiano, scoperchiando un vaso di Pandora ricolmo di corruzione. Da quel giorno, gli avvisi di garanzia fioccano su importanti esponenti di tutti i principali partiti politici dell’epoca e le tangenti sono al centro di un groviglio che davvero sembra non lasciare integro nemmeno un brandello del “sistema”. 

Sono passati 30 anni da Tangentopoli ma la corruzione non è scomparsa, si è solo cambiata d’abito. Oggi non si fa più (non solo) con le mazzette in cambio di un favore. Si tratta di un fenomeno meno evidente, fatto di finte consulenze, contratti paralleli, società di cui non si conosce il beneficiario effettivo.   

Nell’edizione 2021 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI) l’Italia ha guadagnato terreno, posizionandosi al 42esimo posto su 180 Paesi, con un punteggio di 56.  Il progresso è in linea con il costante miglioramento che dal 2012 ad oggi ha visto una crescente attenzione dedicata al problema della corruzione e fa ben sperare per la ripresa economica del Paese dopo la crisi generata dalla pandemia. 

Detto questo, oggi siamo di fronte all’investimento che si prefigge l’obiettivo di cambiare il Paese, di renderlo davvero moderno. I fondi del PNRR (parliamo di 220 miliardi di euro per i prossimi 6 anni, è bene ricordarlo) ci permetteranno di mettere in campo importanti investimenti pubblici. I cantieri che si apriranno costelleranno l’intero Paese e monitorare come verranno spesi questi soldi è una sfida cruciale che non possiamo prendere sotto gamba. È la sfida che vuole davvero dirci di puntare tutto sulla trasparenza, sulla digitalizzazione, sul rendere pubblici dati d’interesse pubblico. E non da ultimo, dobbiamo puntare sul coinvolgimento dei cittadini, perché comunicare non può più essere un approccio sufficiente per le istituzioni. Oggi è davvero il tempo della partecipazione. 

Da quasi 30 anni Transparency International Italia si impegna per diffondere la cultura della legalità, perché sì, il primo vero strumento contro la corruzione è la prevenzione. Lo facciamo nelle scuole con il progetto RIPARTIRE, nelle aziende che hanno aderito al nostro Business Integrity Forum, nelle Pubbliche Amministrazioni che hanno scelto di tutelare chi segnala corruzione all’interno dell’ente attraverso la piattaforma WhistleblowingPA, nelle aziende sanitarie che grazie al Forum Sanità condividono buone pratiche. E lo facciamo anche con il coinvolgimento dei cittadini, grazie al Patto d’Integrità che negli ultimi 5 anni ci ha permesso di monitorare proprio dei fondi europei, quelli per la realizzazione di una tratta della metropolitana leggera di Cagliari. Da maggio 2021 poi con la campagna #DatiBeneComune, in collaborazione con l’Osservatorio Civico PNRR, chiediamo proprio l’apertura di tutti i dati relativi al PNRR e più in generale di tutti i dati di pubblico interesse. E domani pubblicheremo un dossier che vuole essere di supporto all’azione governativa, delineando le caratteristiche e le modalità di pubblicazione dei dati, in modo da rendere possibile il monitoraggio civico (ve lo presentiamo con l'evento "I dati che Vorrei" in diretta sulla nostra pagina Facebook dalle 17.00). Prevenire poi significa anche regolamentare processi che purtroppo sono ancora opachi e per questo chiediamo una legge sul lobbying che per esempio non escluda dai principi di trasparenza i Sindacati e Confindustria (una trasparenza a metà, è pur sempre opaca).  

Quando Tangentopoli trafisse la Prima Repubblica si trattò di una stagione di grandi speranze che ha visto fiorire anche nell’opinione pubblica una piena consapevolezza di fronte a un sistema davvero difficile da digerire. Oggi memori d’allora e un po’ più maturi, grazie agli strumenti che abbiamo imparato a conoscere, non lasciamoci sfuggire l’occasione della partecipazione. Lo chiedo alle istituzioni e lo chiedo a tutti noi - società civile e cittadini - che davvero non possiamo farci scivolare il nostro futuro fra le dita.  


Leggi anche

Iscriviti alla newsletter
Transparency International Italia
  • P.le Carlo Maciachini 11 - 20159 Milano
  • +39 02 40093560
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • CF 97186250151
© 2020 Transparency International Italia