Un messaggio universale per la Carta dei principi etici degli studenti della Casa Circondariale Vittorio Madia

La Carta stilata nella prima edizione di Ci Conviene è stata rinnovata e ampliata e si rivolge alla società intera.

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Educazione
Società civile
Video Ci Conviene | Educazione civica e civile verso la sostenibilità | Riprese e montaggio di Emanuele Torre, Torre Films

Parlarsi all’aperto è sempre meglio che farlo tra quattro mura e dialogare, discutere, confrontarsi ha un valore di per sé, per questo l'azione del progetto Ci Conviene tra gli studenti della Casa Circondariale "Vittorio Madia" di Barcellona Pozzo di Gotto è stato ancora una volta un momento di pura energia positiva. Merito del lavoro svolto lo scorso anno sulla Carta dei principi etici degli studenti della Casa Circondariale, nella quale la cura delle parole e dei contenuti ha stupito ed emozionato tutte e tutti noi: da Transparency International Italia ad Asvis, passando per le integrity actor di MARSH, SNAM e RINA Genova.

L’input era dunque quello di perfezionare la Carta dei principi etici realizzata l’anno scorso, per renderla ancora più inclusiva ed efficace. Obiettivo centrato in pieno, perché quando i ragazzi delle scuole che operano all’interno della Casa Circondariale ci si mettono, allora i risultati non mancano mai. In tutto ciò è stato fondamentale, ancora una volta, il ruolo del personale operante nell’istituto che ha reso non soltanto possibile, ma particolarmente arricchente la realizzazione del progetto dentro la Casa Circondariale. Un grande Grazie agli insegnantiRosalba Furnari e Fabio Pisano - e alla Direttrice, Romina Taiani, che continuno a credere con forza e coraggio a questo progetto. E grazie alla mediazione, alla cura e alla straordinaria ospitalità nei nostri confronti da parte degli studenti, che hanno trovato la giusta dimensione e le giuste dinamiche per rapportarsi con entusiasmo al progetto.

Forma e sostanza: una carta dei principi per mettersi in gioco

Gli alunni dell'Itet Costruzione Ambiente e Territorio, Enrico Fermi, dell'Istituto Agrario Enzo Ferrari e del Corso di istruzione per gli adulti del CPIA di Messina, supportati da un corpo insegnante sensibile, motivato e appassionato, hanno saputo migliorare un documento che già aveva mostrato tanti spunti. L’idea di darsi delle regole nuove, chiare e condivise è stato compreso e fatto proprio. Ma non solo, al di là delle parole scritte (importantissime e pregnanti) sono stati il confronto, il dibattito e l'apertura con cui si affrontano i vari temi a fare del percorso all’interno della Casa Circondariale qualcosa di particolarmente interessante. Durante il primo passaggio, a fine marzo, insieme a Diva Ricevuto di ASviS e a Mauro Migliavada e Alessia Rizzo di Transparency International Italia, erano state due integrity actor d’eccezione a portare una testimonianza fondamentale, conducendo gli studenti sul piano della concretezza offerto dal proprio esempio professionale. Francesca Bricca, Manager nella prevenzione del rischio di Marsh Advisory Italia e Valerio Recagno, Global ESG and Compliance Executive Director di RINA, hanno saputo entrare immediatamente in sintonia con l’ambiente, offrendo le rispettive esperienze, muovendosi perfettamente su un piano facilmente declinabile anche nella dimensione, particolare, della Casa circondariale.  

Ed ecco che concetti come responsabilità, accoglienza e inclusione, rispetto, condivisione e bellezza hanno assunto significati densissimi, pieni di coraggio e di speranza. I frutti di quella buona semina sono stati raccolti con l’analisi della nuova Carta dei principi e l’introduzione di nuove prospettive da parte degli studenti. In primis è emerso chiaramente che gli effetti del lavoro svolto l’anno scorso sono stati visibili fin da subito, con comportamenti, abitudini e modalità che, a detta degli stessi studenti, ma anche degli insegnanti e degli educatori che seguono le classi, hanno avuto nella Carta stilata un anno fa un punto di riferimento importante per un miglioramento quotidiano della convivenza. Inoltre, l’interiorizzazione dell'importanza della scelta personale come base di ogni azione e conseguenza e, a partire dalla scelta di ognuno di noi, la possibilità di agire sulla realtà (e cambiarla). Ora lo sguardo è già proiettato in avanti e le classi stanno pensando a come portare la Carta dei principi etici oltre le mura della detenzione. Mura che, spesso, oltre al sogno dell’agognata libertà separano gli ospiti del Madia da un mondo fatto di incognite, timori e preoccupazioni.  

 



CI CONVIENE BARCELLONA POZZO DI GOTTO

PROVINCIA DI MESSINA

CASA CIRCONDARIALE
VITTORIO MADIA
 

Con Transparency International Italia, ASviS e le integrity actor di SNAM, MARSH e RINA Genova
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