Dalla prima edizione del progetto Ci Conviene, tra gli studenti della Casa Circondariale "Vittorio Madia" di Barcellona Pozzo di Gotto, concetti come responsabilità, accoglienza e inclusione, rispetto, condivisione e bellezza hanno assunto significati densissimi, pieni di coraggio e di speranza.
I frutti di buona semina sono stati raccolti con la prima versione della Carta dei principi etici degli studenti della Casa Circondariale e sono stati visibili fin da subito. Comportamenti, abitudini e modalità che, a detta degli studenti - ma anche degli insegnanti e degli educatori - hanno avuto nella Carta un punto di riferimento importante per un miglioramento quotidiano della convivenza.
L’input di questa nuova edizione era quello di perfezionarla per renderla ancora più inclusiva ed efficace. L'obiettivo è stato centrato in pieno e l'azione è stata proiettata in avanti: le classi stanno pensando a come portare la Carta dei principi etici oltre le mura della detenzione.
In attesa di definire questi appuntamenti, gli studenti della Casa Circondariale Vittorio Madia ci hanno indirizzato una lettera aperta per condividere le riflessioni emerse durante il percorso e aprire un dialogo, per abbattere quelle mura che - spesso - separano gli ospiti del Madia da un mondo fatto di incognite, timori e preoccupazioni.
Carissimi,
siamo studenti della Casa Circondariale “Vittorio Madia” di Barcellona P.G.
Vi scriviamo questa lettera per condividere con voi la nostra esperienza sul progetto “Ci conviene” per l’elaborazione di un Codice Etico frutto dei vari vissuti di cui ciascuno di noi è stato protagonista nel bene e nel male.
In un luogo in cui la convivenza in armonia con gli altri assume un valore fondamentale in ogni istante della giornata, nasce un Codice Etico in cui la speranza, il coraggio e il desiderio di riscatto emergono come punti cardine su cui centrare ogni azione del vivere quotidiano.
Siamo felici di condividere il nostro Codice e le nostre riflessioni emerse durante il percorso e di confrontarci con tutti voi per arricchire questa intensa ed importante esperienza.
Jury
Quando a partire dallo scorso anno mi hanno prospettato la possibilità di creare un codice etico, ho iniziato a fantasticare su come poteva venire, su cosa scrivere e come fare a trasmettere, anche a chi è fuori, il mio percorso detentivo. Nel codice la parola responsabilità è spesso presente perché se ci troviamo in questo luogo non siamo stati responsabili ed è doveroso assumere la consapevolezza di ciò che si è fatto.
L’educazione, il rispetto dell’altra persona, la convivialità giornaliera aiutano il percorso di reinserimento. Il prendersi cura di ciò che hai, tuo e comune, ti aiutano a rispettare ciò che un domani troverai fuori.
“Rieducare educandoti”, con la speranza che il codice etico giunga come segnale importante per le persone fuori e dentro a non essere superficiali ma a dare un valore, anzi darsi un valore. La speranza, la gentilezza ed il coraggio sono la “forza di comunicazione di questo codice”.
Giuseppe L.
Il documento dei principi etici elaborato credo sia da considerarsi come la Costituzione della convivenza e vita in carcere e non solo.
Mettere nero su bianco regole che permettono alle persone di confrontarsi non più con arroganza e prevaricazione ma sfruttando virtù che ritenevano deboli e poco efficaci, può considerarsi una rivoluzione silenziosa dettata da pensieri sani e costruttivi.
Filippo
Da quando abbiamo scritto il nostro codice ho notato che con i miei compagni di cella ho un rapporto di responsabilità maggiore. Non tutti vengono a scuola ed io mi sento responsabile nello spiegarlo loro, insisto perché ci credo e ci conviene.
Domenico M.
Per me è stato importante avere momenti di confronto sui punti elaborati e da quel momento sono stato più attento nell’accogliere una persona nuova accettandola nei pregi e difetti, senza farla sentire a disagio.
Nunzio
Con l’elaborazione del codice etico si sono alzate le aspettative che vorremmo raggiungere dando spazio a buoni propositi accompagnati dal coraggio.
Mettendo da parte pregiudizi, vergogna, disagi si è riusciti a scrivere dei principi fondamentali per una più sana convivenza che permette di stare bene innanzitutto con sé stessi.
Salvatore
Trovarsi in questo luogo in cui ci sono persone che hanno commesso reati può far pensare alla paura, in realtà proprio qui impari ad essere più umile e cerchi di aiutare il prossimo. É qualcosa che se non vivi è difficile crederci.
Applicare e far conoscere il nostro codice è importante per tutti.
Giovanni
La prima volta che ci siamo riuniti quest’anno per il progetto Ci Conviene pensavo, con molta leggerezza, fosse un giorno per stare insieme, senza dare peso all’utilità del progetto. Sono ritornato in stanza libero da cattivi pensieri, riscoprendo capacità che non credevo di avere. Mi chiamano terremoto, mi piacerebbe essere una scossa di gentilezza.
Domenico D.
Attraverso i comportamenti e i valori educativi ci interfacciamo con gli altri con coscienza e attenzione.
Rivolgersi all’altro con gentilezza ed educazione è alla base del nostro codice etico. Serve il coraggio per non lasciarsi fuorviare da atteggiamenti sbagliati che danneggiano noi e chi ci circonda. Se venisse rispettato, e tutti fossimo d’esempio, la convivenza potrebbe diventare serena ed armoniosa.
Syre
Se mi chiedete cosa è la carta dei principi etici vi dico: è vita, è amore, è ciò che ti dà il coraggio di vivere una vita migliore, è ciò che devi cantare e scrivere in ogni posto, in ogni strada, è ciò che puoi chiamare futuro. Ed ancora
Karunga
Se mi chiedi cosa ho imparato dalla Carta dei Principi Etici, ti rispondo così: ho imparato come si comporta una persona per bene. Un uomo che vive senza regole e principi è un uomo perso e disorientato.
Franco
Partecipare a questo progetto è stata un’esperienza interessante. Sono una persona matura che quest’anno si è rimessa in gioco iscrivendosi a scuola. La frequenza delle lezioni mi ha dato non solo nuove conoscenze ma grande ricchezza per le relazioni umane costruite con le insegnanti. Per questo il principio a cui sono più legato e che penso sia veramente importante è quello che riguarda l’istruzione e la formazione. Imparare nuove cose fa bene.
Francesco
L’ambiente in cui ci troviamo ci costringe ad una convivenza forzata. Ognuno è diverso. Nel Codice Etico si parla di lealtà e di comportamenti civili, questa è l’unica strada che possiamo percorrere per stare bene.
Gabriel
Nella Carta dei Principi Etici si parla tanto di accoglienza, rispetto, impegno, igiene. Credo però che alla base di tutto ci debba essere la capacità di ASCOLTARE. Purtroppo, tutti, o la maggior parte di noi, diciamo il nostro punto di vista, le nostre idee, ma quando si parla di ascoltare, intendo ascoltare sul serio una persona, ce ne freghiamo, nessuno ascolta.
Giovanni
C’è una frase che significa molto per me: “il tempo non l’ha fermato mai nessuno”. La vita infatti va vissuta al meglio, con umiltà ed educazione. Il rispetto è il valore più presente nel Codice Etico e questo coincide perfettamente con il mio modo di essere.