Nella Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, abbiamo incontrato gli alunni dell'Itet Costruzione Ambiente e Territorio, Enrico Fermi, insieme con quelli dell'Istituto Agrario Enzo Ferrari e del Corso di istruzione per gli adulti del CPIA di Messina.
Un piccolo aranceto, all’interno di un giardino ben curato, con palme e fiori, ci ha accolti nella nostra visita alla Casa Circondariale in occasione della seconda tappa siciliana del progetto Ci Conviene. La prima puntata, soltanto qualche giorno precedente, aveva visto la visita sull’isola della squadra di Asvis, formata da Diva Ricevuto, Giulia Ribaudo e Francesca Francioni.
In quell’occasione, gli studenti hanno affrontato, come avviene in tutti gli istituti aderenti al progetto, i temi della Costituzione e degli SDGs 12 e 16. Il giardino esterno ha ospitato l’incontro, in un clima di grande partecipazione e di curiosità da parte degli studenti, spesso molto ferrati sui contenuti proposti dal percorso Ci Conviene.
Il grado di partecipazione e di attenzione ha avuto puntuale riscontro anche nel corso del secondo incontro, tenuto da Transparency International Italia e da Marsh e Snam, gli integrity actor coinvolti, alla presenza di Serena Cioffi Head of Compliance Risk Advisory di Marsh e, a distanza, di Federica Fascia Data Protection Officer, di Snam.
Si è trattato di una tappa intensa per la specificità del luogo e per i contenuti emersi: parlare di regole, di Costituzione, di integrità e di responsabilità con persone che si trovano per un periodo della propria vita in stato di detenzione porta nel confronto spunti originali e arricchisce il dibattito di umanità.
Con una platea di persone di età compresa tra i 20 e gli oltre 60 anni, di provenienze ed estrazioni molto diverse tra loro, è scaturito uno scambio decisamente interessante: a partire dalla nostra Carta dei principi etici e attraverso il racconto di alcune esperienze personali, gli studenti hanno declinato in maniera articolata i concetti al cuore del progetto Ci Conviene.
A partire dalla responsabilità personale nelle scelte individuali, concetto sul quale si è sviluppato maggiormente il confronto e che sarà sicuramente posto al centro della progettazione del Codice di Integrità Partecipato che il gruppo andrà a comporre da qui al prossimo 5 aprile, data della plenaria di chiusura del percorso e presentazione dei lavori.