A febbraio il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva anti-SLAPP per la protezione della libertà di espressione e della partecipazione pubblica di giornalisti, attivisti e whistleblower. In attesa del testo definitivo è stata approvata una Raccomandazione del Consiglio d'Europa che non è vincolante ma che, se realmente applicata, potrebbe limitare in modo significativo i danni causati dalle SLAPP - Strategic Lawsuits Against Public Participation chiamate anche cause temerarie e querele bavaglio.
La Raccomandazione del Consiglio d'Europa sulle SLAPP, approvata venerdì 5 aprile, stabilisce standard solidi e autorevoli che gli Stati membri devono rispettare per assicurare l'adempimento dei loro obblighi in materia di diritti umani.
Nel momento in cui gli Stati membri dell'Unione Europea recepiranno la nuova direttiva anti-SLAPP nel diritto nazionale, la Raccomandazione si rivelerà fondamentale e fornirà una tabella di marcia per i membri del Consiglio d'Europa (CoE) non appartenenti all'Unione Europea, affinché introducano a loro volta efficaci protezioni anti-SLAPP.
La pubblicazione della Raccomandazione fa seguito a un processo di redazione durato due anni attraverso il Comitato di esperti sulle SLAPP (MSI-SLP), composto da rappresentanti degli Stati membri e da esperti indipendenti. La Coalition Against SLAPPs in Europe (CASE), della quale siamo membri insieme ad oltre 40 organizzazioni della società civile europea, ha accolto con grande favore la trasparenza e l'inclusività di questo processo, che ha incluso una consultazione pubblica su una bozza di raccomandazione nel luglio 2023.
Ora gli Stati membri dell'UE dovrebbero utilizzare questa raccomandazione, insieme alla relazione dell'Assemblea parlamentare (APCE) pubblicata a gennaio, come parametri di riferimento essenziali per l'introduzione di leggi nazionali anti-SLAPP. Come già sottolineato dal gruppo CASE, è fondamentale che la Direttiva europea sia intesa come una definizione di standard minimi per la protezione anti-SLAPP. La Raccomandazione contribuisce a precisare questi standard e fornisce i dettagli necessari affinché le leggi anti-SLAPP forniscano una protezione significativa.
Il gruppo CASE ha esaminato attentamente la Raccomandazione e ha individuato importanti punti di forza che dovrebbero servire come indicazione per lo sviluppo di solide protezioni anti-SLAPP a livello nazionale. Allo stesso tempo, sono state segnalate diverse ambiguità nel testo - in particolare in relazione al meccanismo di licenziamento anticipato - che potrebbero, se interpretate in modo restrittivo, ostacolare gli sforzi per contrastare l'uso delle SLAPP. Gli Stati membri dovrebbero chiarire e rafforzare queste disposizioni per garantire che la legge sia completa, senza lasciare spazio a scappatoie o elusioni.
Il gruppo CASE pubblicherà nelle prossime settimane un'analisi completa della Raccomandazione, insieme a raccomandazioni costruttive sulle modalità di recepimento delle sue disposizioni nel diritto nazionale. Verranno pubblicati anche degli standard basilari, individuati dalla coalizione e basati sulla Raccomandazione e sul rapporto PACE, che gli Stati membri devono rispettare per garantire una protezione efficace contro le SLAPP.
Le SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Participation) sono quell’insieme di azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica. Spesso si tratta di azioni superficiali e prive di contenuto, basate su richieste esagerate e il più delle volte abusive che mirano a intimidire, screditare professionalmente e molestare i destinatari, con l’obiettivo di ricattarli e metterli a tacere. Le SLAPP sono dette anche cause temerarie o querele bavaglio, poiché costringono al silenzio giornalisti, attivisti, whistleblower e chiunque porti alla luce fatti nell’interesse pubblico.
Leggi il comunicato della coalizione CoE’s Recommendation represents a significant milestone in the fight against SLAPPs