La legge 190/2012 è passata alla storia come legge anticorruzione per i contenuti in tema di prevenzione e repressione della corruzione. A volte citata come legge Severino, dal nome della Ministra della Giustizia Paola Severino (XVI esima legislatura) considerata la sua principale promotrice.
In questi anni sono stati compiuti passi significativi nel contrasto della corruzione e la legge 190/2012 ha innescato profondi cambiamenti: dalla definizione di compiti e competenze dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) all'introduzione del concetto di prevenzione del reato attraverso misure organizzative, grazie all’obbligo di curare e predisporre il Piano triennale di prevenzione della corruzione.
Ma non solo, nella legge 190/2012 viene introdotta la citazione esplicita ai Patti di Integrità: strumento di prevenzione e monitoraggio nell'ambito degli appalti pubblici, la cui violazione - da allora - può essere motivo di esclusione da una gara pubblica. Inoltre, la citazione dei Patti di Integrità nella legge 190/2012 aiutò la diffusione dello strumento che oggi ci apprestiamo ad aggiornare una versione più completa ed efficace grazie all'esperienza quinquennale di monitoraggio civico Monitorappalti, nell'ambito del progetto europeo Integrity Pacts: a civil control mechanism for safeguarding EU funds.
E ancora, l'esigenza della normativa nacque anche dai rilievi delle ricerche compiute dall'Unione Europea e dall'OCSE in materia di corruzione e dall’evidenza dell'Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International che nel 2011 dava l’Italia come il terzo Paese OCSE con il peggiore indice di percezione della corruzione, dopo Messico e Grecia.
Come riscontro oggettivo dello spartiacque avvenuto prima e dopo la legge 190/2012 possiamo indicare proprio la risalita dell'ultimo decennio, da parte dell'Italia, nell’Indice di Percezione della Corruzione (eccezion fatta per lo stallo del 2020): un balzo in avanti di 10 posizioni nella classifica dei 180 Paesi oggetto dell’analisi, che posiziona l’Italia al 42esimo posto, con un punteggio di 56 (CPI2021).
La legge ha altresì avuto il pregio di impostare il piano di intervento del contrasto alla corruzione in seno agli enti pubblici in un’ottica più ampia di intervento e sensibilità culturale. Quella cultura della trasparenza e dell'integrità che nella mission di Transparency International Italia, rivolta alla formazione, alla pratica e alla partecipazione civica, trova naturale convergenza di visione e azione.
Pensiamo dunque che sia necessario continuare a perseguire la strada della legge 190/2012 e che si possa fare ancora di più, rafforzando con determinazione ogni efficace presidio e strumento a tutela della trasparenza e dell’integrità pubblica attraverso politiche pubbliche adeguate e nuove regole dell’azione amministrativa.