Direttiva Whistleblowing. L'UE deferisce l'Italia alla Corte di Giustizia

A quindici mesi dal termine per il recepimento della Direttiva Whistleblowing arriva il procedimento sanzionatorio dalla Commissione europea

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Whistleblowing
Supporto ai segnalanti

La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia per il mancato recepimento e l'omessa notifica delle misure nazionali di recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione. Insieme all'Italia sono stati deferiti altri sette Stati membri: la Repubblica Ceca, la Germania, l'Estonia, la Spagna, il Lussemburgo, l'Ungheria e la Polonia.

La Direttiva (UE) 2019/1937 è stata adottata il 23 ottobre 2019 ed è entrata in vigore il 16 dicembre 2019. Gli Stati membri erano tenuti ad adottare le misure necessarie per conformarsi alle disposizioni della direttiva entro il 17 dicembre 2021.

In Italia, a giugno 2021, abbiamo lanciato una petizione per richiedere la piena attuazione alla direttiva e a novembre 2021 abbiamo sollecitato il governo sulla trasposizione. Il 17 dicembre 2021 sono scaduti i termini previsti per la trasposizione e abbiamo ribadito l'importanza di arrivare a produrre la miglior legge di trasposizione possibile e non solo la più rapida.

Nel gennaio 2022 la Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora a 24 Stati membri che non avevano recepito pienamente la direttiva e non avevano informato la Commissione delle misure di recepimento entro il termine stabilito. Tra luglio e settembre 2022 la Commissione ha inviato pareri motivati a 19 Stati membri, per non aver comunicato misure che dessero piena attuazione alla Direttiva. Ora la Commissione ha ritenuto le risposte fornite da 8 Stati membri - compresa l'Italia - non soddisfacenti e ha deciso di deferire tali Stati alla Corte di giustizia dell'Unione europea.

Il ritardo dell'Italia nella trasposizione è poco giustificabile, anche alla luce del fatto che il nostro Paese ha già una normativa e ben conosce l'istituto. Abbiamo prodotto documenti di analisicommenti e approfondimenti sulla Direttiva - anche nell'ultimo Report Whistleblowing 2021 (terzo capitolo) - con tante raccomandazioni per una trasposizione efficace nel nostro ordinamento. 

Il 9 dicembre 2022, ad un giorno dalla scadenza dei tre mesi di tempo per l'adozione del decreto in materia, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo per il recepimento della Direttiva. Il 12 gennaio 2023 siamo stati auditi dalla Commissione Giustizia in merito allo Schema del decreto e abbiamo voluto evidenziare i casi in cui le nuove norme proposte prevedono una compressione di diritti già attribuiti. Per ora i pareri delle commissioni parlamentari hanno tenuto in poco conto le audizioni e non ci resta che attendere l'uscita del testo definitivo per il 10 marzo 2023.

Nota - Comunicato stampa Commissione Europea


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