Arriva una prima svolta nella campagna Reforming global standards on beneficial ownership transparency. A inizio marzo, dopo la chiusura delle sessioni della Financial Action Task Force (FATF) è stato annunciato un nuovo standard globale per la trasparenza dei titolari effettivi per limitare l'abuso delle società anonime in tutto il mondo e frenare il flusso di denaro sporco.
Dalla formulazione finora rilasciata - i dettagli sul testo dell'emendamento non sono stati ancora pubblicati - la Raccomandazione 24 ora richiederà che ogni paese istituisca un registro dei titolari effettivi o un'alternativa sufficiente per consentire alle autorità di vedere chi possiede o controlla una società. Il precedente standard non specificava come le informazioni sulla proprietà della società sarebbero state raccolte e rese accessibili alle autorità e per questo molti paesi hanno fatto affidamento sulle informazioni detenute dalle banche. Un approccio imperfetto dimostrato dalle recenti rivelazioni di Suisse Secrets.
Ora i titolari effettivi dovranno essere rintracciabili attraverso tre differenti strade: da un registro, dalle stesse società e da fonti supplementari come le istituzioni finanziarie. Non è ancora chiaro invece come debbano essere conservate le informazioni e non si richiede ai paesi di aprire i propri registri a ulteriori parti interessate e al pubblico. Inoltre, sebbene la nuova raccomandazione richieda la verifica delle informazioni, non assegna questa responsabilità a un'autorità governativa, il che aiuterebbe a garantire l'accuratezza.
Dopo anni di attesa lo standard più forte arriva in un momento critico, a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, in risposta alla quale diversi paesi occidentali hanno annunciato una nuova ondata di sanzioni mirate contro individui e aziende legate al Cremlino. Per attuare efficacemente queste misure, i paesi che ancora non lo hanno fatto dovranno istituire urgentemente un registro dei titolari effettivi per consentire una migliore tracciabilità dei beni.
Come Transparency International continueremo a sostenere e monitorare l'attuazione del nuovo standard per avere più trasparenza sui titolari effettivi e ci uniamo alle richieste della coalizione internazionale anti-corruzione UNCAC per un maggior rispetto delle regole sui flussi finanziari.
L’attacco della Russia all’Ucraina non accenna a placarsi e le drammatiche condizioni alle quali sono sottoposti i cittadini sono sotto gli occhi di tutti.
Ci siamo uniti alle parole del CEO di Transparency International Daniel Eriksson condannando l’aggressione e sottolineando come l’utilizzo di società anonime e la mancata applicazione delle leggi sui flussi di denaro da parte di diversi governi permettano alla corruzione di agire.
Vorremmo ribadire tutta la nostra vicinanza al popolo ucraino e ai nostri colleghi di Transparency Ukraine che continuano ad operare in condizioni di estrema difficoltà.
La corruzione è un’arma in più nelle mani di chi vuole attentare alla democrazia.
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