Ai BIF TALKS il matrimonio felice tra tecnologia e integrità

L'evento organizzato dal BIF e la Scuola Superiore Sant'Anna è stato seguito da 150 stakeholder

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Business
Promozione etica nel business
Business Integrity Forum

Il ruolo di supporto delle nuove tecnologie alle attività di integrity e compliance è stato il focus dei BIF TALK organizzati venerdì 15 ottobre dal Business Integrity Forum di Transparency Internation Italia e dalla Scuola Superiore Sant’Anna a Pisa. Davanti a una platea di 150 stakeholder (in presenza, videoconferenza e diretta Youtube), l’evento ha esplorato esperienze del settore privato, della Pubblica Amministrazione e dell’Università, accendendo i riflettori sulla possibile - e auspicata – contaminazione tra i diversi settori della società civile.

Una sfida per il pubblico e per il privato

In questo cruciale momento di transizione, con le opportunità offerte dal PNRR, il binomio tecnologia/integrità rappresenta una ricetta importantissima per abbinare velocità dei processi e controlli, in quello che è stato definito un possibile “matrimonio felice”.

E, se il settore privato sta già percorrendo velocemente strade virtuose di digital transformation in grado di portare concreti vantaggi, il settore pubblico si trova nella condizione di dover recuperare ritardi sia tecnologici sia di formazione delle risorse umane, con la necessità di inserire nuove competenze nella PA, al fine di erogare migliori servizi ai cittadini, ma anche alle imprese, nel quadro di un ammodernamento generale del Paese.

La Pubblica Amministrazione può essere di supporto alle imprese più dinamiche, anche attraverso forme di attenzione diretta, per sostenere aree del settore privato - definite “sane” da Giovanni Savini RPCT Ministero dello Sviluppo Economico - che meritevolmente stanno impregnandosi in questo processo di connubio tra “tecnologie e integrity”, con applicazioni solide ed altre pioneristiche che tendono all’intelligenza artificiale, ovvero l’utilizzo di learning machine in grado velocizzare e ottimizzare esponenzialmente i processi, arrivando ad apprendere dal loro stesso funzionamento.

L'intelligenza artificiale

Ma, possiamo fidarci dell’intelligenza artificiale? “La risposta è sì – come ha spiegato la prof.ssa Francesca Toni, del Department of Computer dell’Imperial College di Londra – a patto che essa sia sempre fortemente abbinata alle scienze sociali (quali la filosofia, la sociologia, la linguistica).

Sì, dunque, a macchine sempre più intelligenti, dotate di straordinari potenziali di calcolo, ma attenzione: “Con l’intelligenza artificiale stiamo assistendo a una trasformazione affascinante e inquietante” – ha spiegato nel suo intervento Francois Valérian, del board del segretariato di Transparency International di Berlino, che ha aggiunto: “La società digitale può arrivare a soffocare la democrazia, per questo Il ruolo del regolatore e della società civile e del regolatore sono determinanti”.

Insomma, tocca ancora a noi, a noi tutti, rimboccarci le maniche e partecipare attivamente a questa epocale transizione.

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