Nel decimo anno del Business Integrity Forum si preannunciano ambiziosi traguardi per far sì che gli standard di integrità del settore privato italiano ottengano la giusta valutazione e il giusto riconoscimento. Ma come fare? Come dare un valore numerico - per quanto non esaustivo ma significativo - alle politiche aziendali nel campo dell’anticorruzione, della prevenzione del rischio, della sostenibilità e, quindi, dell’integrità?
È stato questo uno dei focus del kickoff meeting di apertura della decima edizione del Business Integrity Forum che si preannuncia densa di eventi e di contenuti. Partiremo dalla possibile elaborazione di un ranking di integrità per le aziende del settore alla nascente normativa europea anticorruzione e sostenibilità che si intrecceranno con la compliance aziendale.
Dagli approfondimenti sulle connessioni tra etica, sostenibilità e giustizia e intelligenza artificiale alle esperienze di coinvolgimento attivo che ci vedranno riprendere la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in occasione dell'Italian Business Integrity Day, oltre a proseguire l’azione di education partecipata che riunisce aziende, scuole e società civile (per il secondo anno consecutivo).
Ma andiamo con ordine, a partire dalla possibile valutazione del settore privato, per la quale ci poniamo l’ambizioso obiettivo di giungere alla creazione di un ranking di integrità in grado di offrire uno stato dell'arte esaustivo della business integrity nel settore privato italiano. Si tratta di un tema sfidante da affrontare con cura. Un lungo percorso che parte dal coinvolgimento diretto delle aziende che compongono il settore e che gli stessi partecipanti alla riunione di avvio delle attività del Forum hanno accolto con interesse, pur nella differenza di vedute e sensibilità.
L’ipotesi è quella del coinvolgimento di una serie di stakeholder qualificati che siano in grado di ragionare sulla metodologia più consona per mettere a fattore comune e analizzare i dati provenienti dalle aziende. L’occasione per muovere i primi passi in questa direzione potrebbero essere i prossimi eventi targati Business Integrity Forum, dall’Event tematico annuale – in fase di definizione - ai Talks di inizio autunno, in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, le cui date previste sono il 30 settembre e il primo ottobre 2025.
Proseguendo nella stringata sintesi del kickoff meeting di inizio anno, i temi legati alla Direttiva europea anticorruzione restano di grande rilevanza per le aziende Forum, tra flussi di regulation e deregulation, che rappresentano sorte di ostacoli nel percorso di integrità delle aziende. La convergenza tra compliance e sostenibilità e lo stato dell’arte dell’attuazione delle Direttive CSRD e CSDDD, anche alla luce delle prospettive di modifica che potrebbero innestarsi a seguito della pubblicazione del pacchetto Omnibus dell’Unione Europea.
In questo ambito sempre più controverso pare inscindibile il legame tra compliance e governance, in cui la vera integrazione dei due livelli rappresenta senz’altro la formula più efficace per le aziende che intendono ambire a standard di integrità di alto livello. Anche in questo caso le sfide che attendono i membri del Business Integrity Forum sono impegnative sotto diversi aspetti.
La gestione degli strumenti di intelligenza artificiale è una vera e propria frontiera per le aziende e i Paesi di tutto il mondo. La sua applicazione concreta si fa sempre più complessa e ricca di incognite che potrebbero delineare scenari anche completamente diversi tra loro.
Sul tema, tra i membri del Forum, vi è una visione trasversalmente condivisa: la componente etica all’interno del panorama sull’intelligenza artificiale è qualcosa di irrinunciabile e sul quale le stesse aziende sono chiamate a lavorare. Su questo piano, con il Business Integrity Forum ci poniamo in prima linea per giocare un ruolo di rilevo nelle riflessioni su un percorso di innovazione che si delinea sicuramente impervio e pieno di incognite. Per questo nel 2025 ci occuperemo in maniera approfondita dei risvolti etici nell’applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi di business integrity.
Infine, ma non per importanza, è motivo di soddisfazione citare il percorso che alcune aziende del Business Integrity Forum stanno compiendo in alcuni istituti scolastici nazionali grazie al progetto Ci Conviene – una coprogettazione di Transparency International Italia e ASviS. Si tratta di uno percorso collaborativo a scopi educativi che prevede l'apporto del mondo del business, del pubblico e della società civile in qualità di integrity actor.
I rappresentanti delle aziende hanno il ruolo di trasmettere agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado i valori dell’integrità e della sostenibilità e di mettere in evidenza la “convenienza” che si può avere coltivandoli, nell’ottica del perseguire il bene comune attraverso comportamenti responsabili e collaborativi da promuovere tutti insieme come società. All’interno del piano di educazione alla legalità va segnalato l’intervento di educazione per gli adulti da parte del gruppo Ci Conviene, che per il secondo anno consecutivo si presenterà presso la Casa Circondariale Vittorio Madia di Barcellona Pozzo di Gotto per un viaggio nel mondo dell’integrità da un punto di vista davvero unico.
Il prossimo obiettivo di avanzamento del progetto prevede di far avanzare Ci Conviene su scala internazionale, con la proposta di un progetto di respiro europeo in collaborazione con Transparency International Spagna.