Un commento allo schema di linee guida in materia di whistleblowing

Uno spunto di riflessione sulle Linee Guida elaborate dall’A.N.AC. sui canali interni di segnalazione.

tempo di lettura: 2 min
Whistleblowing
Supporto ai segnalanti
Il 7 novembre 2024 l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha reso note le nuove Linee Guida in materia di whistleblowing, a completamento e ad integrazione delle indicazioni già fornite con la delibera del 12 luglio 2023 n. 311 per i canali esterni di segnalazioni, con la finalità di fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei canali interni di segnalazione e tracciare una struttura uniforme per la gestione delle segnalazioni per gli enti riferiti al settore pubblico ed al settore privato. 

Nello schema delle LLGG, tenendo conto anche dei risultati del monitoraggio sullo stato di attuazione della normativa whistleblowing condotto da A.N.AC. nel 2023, nonché degli esiti delle consultazioni mirate svolte con soggetti istituzionali e associazioni di categoria e società civile, sono approfonditi i seguenti profili:
  • al canale interno di segnalazione, alle modalità di effettuazione della segnalazione e alle ipotesi sanzionatorie;
  • al gestore e alla sua attività;
  • ai doveri di comportamento del personale dei soggetti sia del settore pubblico che privato;
  • alla formazione del personale;
  • al ruolo di sostegno svolto dagli Enti del Terzo Settore

Nell'ambito dell’attività di sensibilizzazione in materia di whistleblowing, la stessa Autorità ha offerto ai cittadini ed ai principali stakeholder la possibilità di effettuare osservazioni (entro il 9 dicembre 2024) attraverso la compilazione di un questionario. Le osservazioni che sono state inviate all’Autorità saranno oggetto di pubblicazione e di messa a disposizione della collettività.

Il nostro commento sullo schema di LLGG, in parte inserito nel modulo di compilazione dell’A.N.AC. in fase di consultazione, si propone di approfondire alcuni ambiti di interesse, in particolare:

  • la modalità di effettuazione della segnalazione, in forma scritta e in forma orale;
  • l’istituzione/adeguamento del canale di segnalazione interna: l’unicità o duplicità del canale, il ruolo dell’ODV, gli ulteriori contenuti del modello, la comunicazione sui contenuti del modello;
  • gli effetti della mancata istituzione e adeguamento del modello;
  • le indicazioni di A.N.AC.;
  • i poteri di vigilanza di A.N.AC.;
  • i requisiti del gestore;
  • la gestione del conflitto di interesse e dell’assenza, anche temporanea, del gestore;
  • il supporto al gestore delle segnalazioni;
  • la segnalazione trasmessa a una pluralità di soggetti;
  • il ruolo degli enti del terzo settore rispetto al trattamento dei dati personali del segnalante o degli altri soggetti tutelati;
  • la differenza tra ente del Terzo settore e facilitatore.

Le Linee Guida nella normativa italiana in materia di whistleblowing

Il Decreto legislativo 24/2023 costituisce la normativa di attuazione nel nostro Paese della Direttiva Europea n.1937/2019 in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione, sostituendo le disposizioni in materia di whistleblowing previste dalla legge n.179/2017 per il settore pubblico e dal decreto legislativo n. 231/2001 per il settore privato.

Tra gli aspetti posti in evidenza, la nuova disciplina affida un ruolo centrale all’A.N.AC. che assume le vesti di Autorità Nazionale per il Whistleblowing, con competenza anche per il settore privato. Come previsto dall'art.10 del decreto, l'A.N.AC. ha predisposto le Linee guida, il cui obiettivo è quello di garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing e indirizzare ulteriormente i soggetti tenuti a dare attuazione alla stessa.

PER APPROFONDIRE

Iscriviti alla newsletter
Transparency International Italia
  • P.le Carlo Maciachini 11 - 20159 Milano
  • +39 02 40093560
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • CF 97186250151
© 2020 Transparency International Italia