Cosa sta ostacolando i progressi dei paesi impegnati a congelare e sequestrare il denaro russo?

Uno studio di Transparency International ha rilevato lacune significative nell'efficacia delle misure per negare rifugio sicuro ai cleptocrati.

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Società civile

Dopo l'invasione dell'Ucraina, nonostante le forti promesse iniziali di sanzioni sulle ricchezze illecite delle élite russe, il G7 e altre economie leader non si sono sufficientemente attrezzate per consegnare i cleptocrati alla giustizia. 

I governi hanno affermato di comprendere l'urgente necessità di collaborare con l'annuncio, a marzo, dell'istituzione di una Task Force Russian ElitesProxies, and Oligarchs (REPO) per congelare e sequestrare i beni dei funzionari e delle élite russe.

Il report pubblicato oggi da Transparency International, Up to the task? The state of play in countries committed to freezing and seizing Russian dirty money rivela cosa sta ostacolando i loro progressi: 
le autorità del G7 mancano di informazioni, capacità e poteri per rintracciare la ricchezza illecita.

Allo stato attuale, gli stessi governi dovranno affrontare sfide legali significative nel tentativo di confiscare e restituire questi beni alle vittime della corruzione.

I cleptocrati hanno ancora molto opportunità di nascondere le proprie risorse oltre confine. In particolare, il settore immobiliare della maggior parte dei paesi è ancora vulnerabile al denaro sporco a causa di una scappatoia che consente la proprietà anonima tramite società straniere. Inoltre, anche se le risorse vengono identificate con successo, possono essere congelate solo per poco tempo e la maggior parte dei paesi dispone di risorse insufficienti e meccanismi inefficaci per la confisca dei beni. 

Il nostro report mostra i pochi progressi fatti dal 2004, quando il G8 ha raccomandato misure utili ad una più facile rintracciabilità dei beni criminali.

Transparency International chiede al G7 di
 sviluppare un piano d'azione chiaro per trovare e fermare il flusso di denaro sporco. 

Con noi ci sono i cittadini. Questa settimana Transparency International ha consegnato a questi governi la petizione con le firme di 118 mila persone provenienti da più di 100 paesi che chiedono giustizia.

I cleptocrati non devono avere un posto dove nascondersi, nessuno che li aiuti e nessuna 
impunità. 

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