Dopo l'Ucraina nessun rifugio sicuro per i super-ricchi russi in Occidente

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Società civile

Il problema

Dall'attacco della Russia all'Ucraina la comunità internazionale sta tentando di indebolire il presidente Vladimir Putin con il contrasto ai flussi finanziari illeciti delle élite, al fine di porre fine all'aggressione militare del popolo ucraino il prima possibile.

La risposta si è concentrata principalmente sull'imposizione di sanzioni mirate nel tentativo di congelare e sequestrare i beni dei funzionari e delle élite russe con stretti legami con il governo del Cremlino. Ma le sanzioni non sono sempre efficaci, poiché le autorità devono affrontare notevoli difficoltà nel localizzare, identificare e congelare la ricchezza degli individui sanzionati. 

La nostra proposta

Le élite russe e i loro complici in Occidente hanno accumulato enormi ricchezze attraverso la corruzione. Non c'è tempo da perdere, i responsabili delle decisioni nelle economie avanzate devono accelerare urgentemente le politiche anticorruzione.

Rilevare e rintracciare il denaro sporco richiede forti misure di trasparenza, condivisione di informazioni e cooperazione tra paesi, nonché una società civile incentrata sulla responsabilità.

Per individuare, congelare e sequestrare il denaro e le proprietà dei cleptocrati chiediamo ai leader delle nazioni occidentali di:

  1. rompere le barriere alla cooperazione internazionale che hanno reso i processi di responsabilità transfrontalieri lenti e inefficaci;
  2. radunare altri paesi per unirsi a voi - specialmente quelli che sono noti paradisi fiscali;
  3. obbligare coloro che hanno informazioni preziose - come banchieri, agenti immobiliari, broker e gestori di patrimoni che servono i cleptocrati nei vostri paesi - a farsi avanti.
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