A che punto siamo in Italia su antiriciclaggio e trasparenza dei titolari effettivi?

A Milano sono stati presentati i risultati di ricerca del progetto Step EU sul tema dell’antiriciclaggio e della lotta alla corruzione transfrontaliera in Italia e in Europa.

Pubblicazione: 4 dicembre 2025
Ultimo aggiornamento: 4 dicembre 2025
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L'evento "Il nuovo quadro antiriciclaggio e la trasparenza dei titolari effettivi: soggetti e narrative a confronto" si è svolto il 26 novembre presso la Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza e ha segnato la conclusione del progetto STEP EU - Strengthened enforcement capacities of public authorities in the European Union. Un lavoro di ricerca e analisi a livello nazionale ed europeo sul tema dell'antiriciclaggio e della lotta alla corruzione transfrontaliera.

L'evento ha ospitato relatori di istituzioni di rilievo quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Unità di Informazione Finanziaria, la Guardia di Finanza, la Direzione Investigativa Antimafia e Magistratura, nonché importanti rappresentanti del settore privato quali Unicredit, Assicurazioni Generali, Federnotai e Federfiduciarie.  

Nel corso della Giornata, partecipata da una platea di professionisti del settore ma anche di giornalisti e attivisti, è stato approfondito il tema del riciclaggio e, in particolare, i cambiamenti introdotti dalla normativa nazionale dopo l’approvazione delle nuove norme antiriciclaggio dell'Unione Europea (c.d. AML package), nonché le prospettive di sviluppo sulla trasparenza dei registri dei titolari effettivi.

La normativa europea prevede nuove disposizioni sulla trasparenza dei titolari effettivi. In particolare sull’accesso ai registri dei titolari effettivi, il quale è ora previsto anche per i soggetti aventi un legittimo interesse, come giornalisti e organizzazioni della società civile. Inoltre, nel corso dell'evento sono state approfondite le richieste delle ordinanze del Consiglio di Stato (n. 08245/2024 e n. 08248/2024) con le quali, a ottobre 2024, la decisione sull'apertura del registro è stata rimandata alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (cause C-684/24 e C-685/24). In Italia, in attesa della pronuncia della Corte, prevista per la prima metà del 2026, il decreto di attuazione del registro, come anche gli obblighi di effettuare le comunicazioni sulla titolarità effettiva, risultano ancora sospesi. Il 3 dicembre 2025 è stato approvato in via definitiva il decreto legislativo, che recepisce l’art. 74 della VI Direttiva e modifica il D.lgs. n.231/2007. Il decreto esclude l’accesso generalizzato al pubblico e prevede l'accesso a soggetti aventi interesse legittimo (portatori di interessi diffusi, titolari di un interesse giuridico rilevante e differenziato). Resta inalterato l'accesso da parte delle autorità e soggetti obbligati.

La trasparenza sulla titolarità effettiva è una necessità per assicurare che le autorità pubbliche e le forze di polizia siano in grado di contrastare organizzazioni criminali e frodi finanziarie. Ma non solo: la trasparenza della titolarità effettiva è indispensabile anche per consentire alla società civile e ai suoi rappresentanti di svolgere un monitoraggio civico efficace e portare alla luce fenomeni corruttivi o di turbativa delle normali dinamiche economiche e democratiche.

In conclusione, in base all’evoluzione normativa e agli esiti processuali, sarà fondamentale trovare una mediazione tra le istanze di trasparenza e riservatezza, che permetta a tutti gli attori in campo di contribuire con le proprie competenze e risorse a rendere le società più trasparenti e in grado di resistere all’infiltrazione di capitali illeciti

Un riepilogo del progetto

I due anni del progetto STEP EU, promosso da Transparency International e portato avanti dai capitoli nazionali di Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovenia e Spagna, sono stati estremamente interessanti a livello nazionale ed europeo per raccogliere, analizzare e valutare le istanze del dibattito sul tema dell'antiriciclaggio. Dalla necessità di mediare tra il diritto alla trasparenza e quello alla privacy alle conseguenze del riciclaggio dal punto di vista della tenuta economica e finanziaria del sistema Paese. Senza tralasciare le sue ricadute sulla vita sociale e democratica, aspetti che spesso rimangono in secondo piano, rispetto ad un tema ritenuto tecnico e riservato ai soli addetti ai lavori.

L’impegno di Transparency International Italia sul tema dell'antiriciclaggio non si ferma qui e resta una delle priorità della nostra azione contro la corruzione e per la trasparenza. Speriamo di poter contribuire a rafforzare sempre di più l'integrità e la trasparenza in Italia e in Europa, favorendo ricerche e azioni capaci di rendere l'anticorruzione il centro dell'agenda politica e dell'azione amministrativa.
Giovanni Zorra, Project Manager progetto Step EU
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