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In Europa gli sforzi per combattere la corruzione sono fermi o in diminuzione

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Politica
Società civile

#IntegrityEU

Traduzione da CPI 2024 for Western Europe & EU: Leaders’ hollow efforts cause worsening corruption levels

Flora Cresswell, Lidija Prokic and Altynai Myrzabekova, Regional Advisors for Europe, Transparency International

In un periodo delicato, la capacità dell'Europa di combattere la corruzione sta venendo meno, ostacolando la risposta della regione alle sfide più urgenti, che vanno dalla crisi climatica all’indebolimento dello Stato di diritto, fino all'efficienza dei servizi pubblici.  

La media regionale dell'Europa occidentale e dell'Unione Europea nell'Indice di Percezione della Corruzione è scesa per il secondo anno consecutivo a 64 su 100. Le principali economie come la Germania (punteggio CPI: 75) e la Francia (67) sono in calo, e anche i paesi nordici tradizionalmente forti come la Norvegia (81) e la Svezia (80) hanno registrato i punteggi più bassi di sempre.

Altri, come la Slovacchia (49), Malta (46) e l'Ungheria (41), hanno registrato un calo a causa dell'estremo indebolimento dello Stato di diritto. Dei 31 paesi valutati, solo sei hanno migliorato i propri punteggi, mentre 19 hanno registrato un calo.


Le lacune nell'integrità danneggiano la risposta alla crisi climatica

Le recenti catastrofi indotte dal clima, come le inondazioni in Spagna (56) e le ondate di calore nell'Europa meridionale, evidenziano la necessità di dare priorità all'integrità negli sforzi per il clima. Tuttavia, le lacune nei quadri di integrità stanno rendendo l'azione per il clima vulnerabile alle pressioni delle lobby aziendali, che deviano la politica climatica verso i propri interessi. Ciò è stato reso esplicitamente chiaro dalle azioni delle grandi aziende petrolifere che hanno ridimensionato gli obiettivi di emissione di CO2 in Europa, con una rete di 50 organizzazioni che hanno raccolto 64 milioni di euro per amplificare la loro attività di lobbying sul Green Deal dell'UE, sollevando interrogativi sugli standard di trasparenza in tutta Europa.

Esempi simili abbondano anche in contesti nazionali. Le lobby aziendali hanno svolto un ruolo significativo nel mitigare le ambizioni della legge sul clima della Francia (67) strenuamente contestata dai cittadini, come dimostra l'attenuazione dei divieti sui voli nazionali. Il Ministero dei Trasporti della Germania ha licenziato il suo responsabile politico per un caso di nepotismo nell'ambito dei finanziamenti per l'idrogeno, mentre i ritardi di una legge federale sulla trasparenza hanno ostacolato la trasparenza e gli sforzi per l'apertura dei dati.

Eppure c'è qualche motivo per essere ottimisti. Il nuovo "registro delle lobby" della Germania (75) richiederà alle aziende di combustibili fossili di rivelare le proprie attività di lobbying sul clima, scongiurando l'influenza delle aziende, anche se richiedere un dettaglio completo delle attività di lobbying ne aumenterebbe ulteriormente l'efficacia.

Gli appalti pubblici sono un punto debole persistente

La debolezza della trasparenza e dell'accountability negli appalti pubblici, compresi quelli che coinvolgono i fondi dell'Unione Europea, rimane una delle principali preoccupazioni, poiché favorisce la corruzione e riduce la fiducia dei cittadini nei servizi pubblici. Secondo la Corte dei conti europea, la concorrenza per l'aggiudicazione degli appalti pubblici si sta riducendo e questo fa venir meno il principio di tutela. In risposta a questo peggioramento, le revisioni previste dalla Commissione alla Direttiva sugli Appalti Pubblici del 2014 rappresentano un'opportunità per affrontare le lacune in termini di trasparenza.

La corruzione sistemica negli appalti pubblici persiste in diversi Paesi dell'UE. A Malta (46), l'ex Primo Ministro ed ex ministri e funzionari stanno attualmente affrontando accuse penali relative alla corruzione per il trasferimento di tre ospedali pubblici a una società privata, in un affare stimato a 4 miliardi di euro. Il Capo di Gabinetto del Primo Ministro dell'Ungheria (41) Antal Rogan è stato recentemente sanzionato dal Governo degli Stati Uniti per aver distribuito contratti pubblici a persone vicine a lui e al partito Fidesz.

In Croazia (47), il Ministro della Salute è stato destituito per il sospetto di aver accettato tangenti in cambio dell'acquisto di una fornitura a prezzi gonfiati di apparecchiature mediche robotiche da una specifica azienda per diversi ospedali pubblici. Mentre in Repubblica Ceca (56), il potere incontrollato del Presidente dell'Ufficio Antimonopolio e l'insufficiente trasparenza espongono gli appalti pubblici ad influenze indebite. La Procura europea ha indagato un'autorità appaltante per aver truccato le gare d'appalto per le forniture di attrezzature mediche. È stato sorprendente sapere che gli offerenti avessero accesso al sistema di gestione degli appalti per confrontare le offerte.

Un esempio positivo è rappresentato dall'Estonia (76) che è stata pioniera di una soluzione interessante: il suo registro elettronico degli appalti ha migliorato l'accessibilità pubblica agli avvisi di appalto, consentendo alla società civile e al pubblico in generale di esaminare le offerte.

Country to watch Italia

Le recenti riforme delle misure anticorruzione stanno danneggiando i progressi dell'Italia (54). Il governo ha ristretto il concetto di traffico di influenze e ha depenalizzato l'abuso d'ufficio da parte dei funzionari pubblici, indebolendo i controlli sui legami tra il settore pubblico e la criminalità organizzata. L'Italia presenta carenze di lunga data rispetto ad altri Paesi europei nella regolamentazione delle attività di lobbying e dei conflitti di interesse. Tuttavia, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) è un esempio regionale di rinnovata fiducia nei sistemi di trasparenza attraverso il suo database di appalti elettronici.

Ritardi e applicazione a metà

Per diverso tempo le lacune nelle normative giuridiche, la scarsa applicazione e la scarsità di risorse hanno frenato i Paesi dell'UE. Ma ora alcuni governi si stanno spingendo oltre, indebolendo o politicizzando il sistema anticorruzione e favorendo l'indebolimento dello Stato di diritto.

I 15 anni di governo del Primo Ministro Victor Orbán sono stati caratterizzati da corruzione sistemica e da un continuo declino dello Stato di diritto in Ungheria (41), il cui punteggio CPI è sceso di 14 punti dal 2012. Neppure il ritiro di 20 miliardi di euro di fondi europei ha spinto il regime di Orban a ripristinare lo Stato di diritto e la democrazia.

In Austria (67), una commissione indipendente ha individuato prove di influenza politica sulla magistratura nelle indagini di corruzione in corso. Anche la Spagna (56) è scesa di quattro punti, a causa dei continui ritardi nella strategia anticorruzione e nell'approccio globale al tema.

Sebbene permangano alcuni problemi di applicazione della Legge sulle attività di lobbying della Lituania (63), l'introduzione di un requisito di dichiarazione incrociata ha aumentato significativamente la trasparenza e la responsabilità nei processi decisionali pubblici.

Country to watch Slovacchia

In un anno sotto il governo di Robert Fico, il punteggio della Slovacchia (49) è diminuito drasticamente, poiché numerose riforme stanno riducendo i controlli anticorruzione e aggirando i sistemi di consultazione pubblica. Il governo ha sciolto l'Ufficio del Procuratore Speciale e l'Agenzia Nazionale Anticrimine della polizia, l'ente preposto alle azioni di contrasto alla corruzione e ai reati gravi. In combinazione con la riduzione dei termini di prescrizione, l'alleggerimento delle pene per corruzione e la rinuncia a potenziali condanne, la capacità di perseguire i colpevoli è drasticamente diminuita, inficiando i casi attualmente in corso e favorendo l'impunità in alcuni casi di alto livello. Le nomine politiche, l'aggiramento delle procedure legislative standard e l'indebolimento delle istituzioni e dei media indipendenti da parte del governo, insieme agli attacchi contro le ONG attraverso la narrativa in stile russo dell'“agente straniero”, hanno scatenato una reazione significativa da parte dei cittadini e della società civile.

L'Union Europea deve agire con decisione

Il continuo peggioramento della regione in tema di lotta alla corruzione impone ai leader europei di agire. Quest'anno l'Unione Europea ha un'opportunità fondamentale per migliorare gli standard anticorruzione attraverso una Direttiva dedicata, in grado di armonizzare la normativa e frenare il declino.

Scopri l'Indice di Percezione della Corruzione di Transparency International

L’Indice di Percezione della Corruzione, elaborato annualmente da Transparency International, nasce nel 1995 ed è diventato il principale indicatore globale della corruzione nel settore pubblico. L'Indice assegna un punteggio a 180 Paesi e territori di tutto il mondo in base alla percezione della corruzione nel settore pubblico, utilizzando dati provenienti da 13 fonti esterne. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita).
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