Il finanziamento alla politica rappresenta una risorsa imprescindibile per la sopravvivenza dei partiti, ma anche una grande opportunità di incontro tra i cittadini e i nostri politici. Maggiore trasparenza, dati facilmente accessibili e in formato open data, l’adozione di codici di etici chiari ed un potenziamento degli organi preposti al controllo, sono i punti fondanti per facilitare la partecipazione attiva della cittadinanza alla discussione politica.
Roberto Giambelli e Aiste Galinyte, Transparency International Italia
Nel corso del dibattito è emerso quanto il finanziamento alla politica in Italia sia uno degli aspetti fondamentali della nostra democrazia parlamentare e un potenziale motore della partecipazione politica attiva della cittadinanza.
Le elezioni europee in arrivo rimetteranno al centro del dibattito pubblico la gestione della politica europea e un confronto tra i diversi Paesi sarà inevitabile. L’attuale legislazione che regola il finanziamento ai partiti, dalla raccolta delle risorse alla loro rendicontazione e pubblicazione, necessiterebbe di ulteriore chiarezza per rendere il processo più trasparente e incentivare il sostegno civico alla politica.
L’Italia è l’unico Paese in Europa a non prevedere il finanziamento pubblico diretto ai partiti politici. Lo strumento della donazione del 2xmille dell’Irpef ad un partito politico di propria scelta è un’opzione poco conosciuta ed è accessibile solo alle forze politiche già presenti in Parlamento.Nel 2022 il mondo della politica - i partiti e i soggetti terzi collegati - ha ricevuto un totale di 32,172 milioni di euro tramite il meccanismo delle donazioni private. Un incremento significativo - pari al 47,78%, - rispetto al 2021, quando la somma totale era di 21,774 milioni di euro.
Report Soldi e Politica. L’integrità della politica in Italia. Normative, dati e prospettive