Il vertice G20 che si svolge a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 18 al 19 novembre, ha tra sue le priorità, quella della riduzione delle disuguaglianze.
A ottobre 2024, la Dichiarazione ministeriale anticorruzione, rilasciata in vista del Summit, ha trascurato il ruolo e la responsabilità del G20 nell'organizzare gli sforzi contro la corruzione transfrontaliera, nonostante l'impatto che i flussi di denaro illeciti hanno sullo sviluppo sostenibile e, appunto, sulla riduzione delle disuguaglianze.
L'adozione della Dichiarazione è il risultato degli sforzi compiuti nel 2024 dai copresidenti brasiliano e francese, del gruppo di lavoro anticorruzione del G20, per coinvolgere gli stakeholder, compresa la società civile, nella definizione delle azioni congiunte contro la corruzione e per il rafforzamento dell'integrità a livello globale, con particolare attenzione all'adozione di pratiche anticorruzione nel settore privato.
Transparency International ha contribuito al percorso trasmettendo le proprie raccomandazioni su come il G20 possa contribuire al meglio alla lotta contro la corruzione, promuovendo lo sviluppo sostenibile e sostenendo gli sforzi per ridurre le disuguaglianze:
Nonostante queste raccomandazioni, la Dichiarazione non propone strategie efficaci sulle misure anticorruzione più critiche e, senza di esse, qualsiasi nuovo sforzo per far progredire lo sviluppo sostenibile e ridurre le disuguaglianze ne risentirà.
In attesa delle risultanze del vertice, con una lettera aperta, abbiamo chiesto ai leader e ai Governi, compreso quello italiano, di portare la lotta alla corruzione al centro dell'agenda del G20, nel 2024 e oltre, e discutere le misure anticorruzione durante il Vertice di Rio.
Il 15 novembre, a 48 ore dal Vertice dei leader del 2024 a Rio de Janeiro, in Brasile, Transparency International ha fatto planare dal cielo di Rio delle banconote giganti per richiamare l'attenzione sul fallimento del G20 nell'affrontare la corruzione. Sei parapendii con tettoie personalizzate con disegni di banconote da 100 dollari hanno sorvolato la città e hanno terminato il loro volo su una spiaggia pubblica del quartiere Barra da Tijuca, atterrando su uno striscione che recitava: quanto deve essere evidente la corruzione prima di diventare una priorità del G20?”. L'azione di protesta ha voluto affrontare i leader del G20 per aver trascurato la lotta alla corruzione e per non aver compiuto alcun progresso significativo su questo tema in più di un decennio.
La corruzione ostacola lo sviluppo sostenibile e perpetua le disuguaglianze tra i Paesi e al loro interno. In tutto il G20, la persistente segretezza finanziaria, la complicità di chi la favorisce e l'insufficiente cooperazione sui casi transfrontalieri facilitano la corruzione transfrontaliera e i flussi finanziari illeciti. Eppure, il G20 ha trattato la corruzione come una preoccupazione di ordine minore e ciò ha comportato pochi impegni significativi e ancor meno azioni. Se i Paesi del G20 non risolvono i gravi difetti di integrità finanziaria delle loro economie, il denaro che dovrebbe finanziare lo sviluppo sostenibile nei Paesi a basso e medio reddito continuerà a essere rubato, riciclato e investito all'estero.
Il G20 dovrebbe smettere di trattare la lotta alla corruzione come un problema a sé stante che può essere risolto senza un impegno ad alto livello. I leader dovrebbero portare la lotta alla corruzione dai margini al centro dell'agenda del G20, nel 2024 e oltre, e sostenere con forza le riforme prioritarie per far progredire lo sviluppo sostenibile e ridurre le disuguaglianze. Leggi il G20 Position Paper: Financial integrity for sustainable development and inequality reduction.